Skip to main content

Lavori senza fine a scuola, scendono in piazza i genitori: “Ora basta”

CASERTA. Stanchi di promesse e di dover combattere per un diritto sacrosanto come quella ad una scuola efficiente, i genitori degli alunni dello storico istituto De Amicis di Caserta, situato nella centrale via Giannone e che ospita infanzia e primaria, dicono “basta” e si preparano domani a scendere in piazza per contestare il Comune, che non riesce a portare a termine i lavori di consolidamento del tetto e risponde ai ritardi nelle opere con doppi turni o con trasferimenti in altri plessi.

Peraltro ad inizio settembre, durante i lavori al tetto è stato trovato dell’amianto per cui sei classi sono state dichiarate inagibili e chiuse. I genitori saranno con un presidio a piazza Vanvitelli, davanti alla sede del Comune, per chiedere “l’immediato ripristino delle condizioni minime di salubrità e sicurezza per i nostri figli e i loro docenti”.

E’ prevista anche una raccolta firme che sarà inviata al Prefetto. In una nota i genitori spiegano che “dopo l’ennesima promessa non mantenuta di accelerare i tempi di consegna delle aule della De Amicis, ora non ci crediamo più. Da oltre quattro anni viviamo nel caos e dopo il biennio di pandemia gli alunni sono ancora più destabilizzati da questo folle alternarsi di: un giorno a scuola di mattina, un giorno a casa, un giorno al pomeriggio; così non è una scuola, è una farsa”.

I genitori ricordano che “a breve cominceranno i lavori anche alla Scuola Media Giannone. Le classi interessate dovrebbero andare all’ex convento di Sant’Agostino (al posto delle classi della primaria che sarebbero dovute rientrare alla De Amicis) ma tutto questo sarebbe già dovuto accadere ai primi di settembre, invece a tutt’oggi i lavori non sono stati consegnati, le aule della De Amicis e del Giannone sono allagate e il sindaco non ha ancora predisposto un piano di gestione dell’emergenza dovuta al maltempo. Senza contare che non ha fatto nulla per accelerare sui lavori di ristrutturazione e non ha dato aule alternative, riversando tutta la responsabilità alla Dirigente Scolastica”.