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Tra sindaco ed ex alleati volano parole grosse e querele: “Non siamo sotto dittatura”

MARCIANISE. Di solito quando un divorzio si consuma pubblicamente si usa dire che stanno volando gli stracci. A Marcianise sta volando anche qualcosa in più dopo la riunione di maggioranza di ieri, terminata tra parole grosse e – secondo i beninformati – minacce.

Un summit che ha avuto una coda polemica sui social dopo il post del sindaco Antonello Velardi e dopo la risposta durissima della consigliera comunale di Noi moderati Francesca Tortora. Peraltro la rottura di ieri sera col summit finito malissimo potrebbe avere anche una coda di carte bollate, visto che si parla di una querela già depositata questa mattina. In attesa di conferma dal diretto interessato c’è di che discutere in attesa del consiglio comunale di domani che potrebbe decretare la fine dell’amministrazione comunale, che di fatto non ha i numeri senza Valentino e Tortora.

Lo sfogo e la rottura

Così Francesca Tortora ha replicato al primo cittadino Antonello Velardi: “Caro Sindaco di Marcianise,
vorrei dirle tante cose, e un giorno, con calma, con tempo, gliele dirò, pubblicamente, perché almeno io, non ho nulla da nascondere, sono una donna libera e non ho paura di far valere i miei diritti e i miei pensieri. Non vivo in Iran. Ho sempre avuto troppo rispetto per la carta Costituzionale, e mi creda, forse dovrebbe leggersela. Per il Governo repubblicano in cui vivo e le rammento che il ventennio dittatoriale è finito da un po’.

Lei ha fatto un post, oltre che tendenzioso, strumentalizzando e distorcendo quelli che sono i fatti reali che purtroppo la città di Marcianise sta vivendo, e lo sta vivendo attraverso i suoi eletti, i suoi consiglieri comunali. Le ricordo che io e i miei colleghi rappresentiamo i nostri cittadini, e con il rispetto che devo ad ogni singolo concittadino, io insieme al mio collega, abbiamo dovuto costituire un nuovo gruppo consiliare al fine di un’unica, semplice e basilare richiesta: CONDIVISIONE POLITICA. Ma questo lei non lo tollera, non tollera che ogni consigliere chieda e pretenda come suo diritto principe di essere messo a conoscenza delle sorti, delle scelte nella propria stessa amministrazione.

Mi fermo qui, avremo modo di far conoscere lo stupro che abbiamo ricevuto in 2 anni di consiliatura.
Nelle prossime ore, il gruppo Moderati per Marcianise Vi metterà a conoscenza di quanto subito, solo per aver chiesto, condivisione politica.
ps: riporto la mia pubblica risposta sotto al suo post.:
“Racconti la verità alla gente. Racconti la verità. E si vergogni di strumentalizzare le persone. E non le consento di menzionare il mio nome, uno perché non ero presente e due perché sta distorcendo la realtà dei fatti. Ma ormai il dado è tratto, e lo ha tratto da solo. La gente sa bene lei chi è e cosa sta facendo ai consiglieri comunali. Saluti.”