Capua. È stato condotto in arresto il 64enne Mario Pagano, accusato di ricettazione di beni culturali. L’uomo era stato scoperto assieme ad un’altra persona a scambiarsi reperti antichi, tra monete e libri rubati, all’interno del mercato di numismatica di Capua, in un hotel di Pastorano.
Tra i reperti oggetti della compra-vendita: vasi risalenti al IV secolo a.C, anelli in bronzo, 78 monete in bronzo (alcune delle quali ottocentesche), altre databili tra l’età tardo imperiale e medioevale di probabile provenienza da scavi clandestini e di due libri provento di furto consumato in danno del Monastero Casa Generalizia del Monastero Casa Generalizia di Roma.
Pagano è stato in questo caso il venditore, mentre il compratore un numismatico di 70 anni. Dopo l’arresto i due sono stati perquisiti dai militari dell’Arma che hanno recuperato anche un libro antico risultato rubato ed altri reperti archeologici. Tutto il materiale è stato sequestrato e sarà sottoposto agli accertamenti e alle analisi del caso. Per i due indagati il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere, ha convalidato l’arresto e disposto la misura dell’obbligo di dimora.
Quel che sconvolge è che il 64enne Pagano è stato sovrintendente ai Beni archeologici a paesaggistici di Catanzaro, Cosenza e Crotone fino a un paio di anni fa, mentre ora è al vertice dello stesso ufficio di Caserta e Benevento.
“È gravissimo lucrare su reperti storici rubati al nostro patrimonio. Lo è ancora di più se a farlo è una figura che dovrebbe tutelarli i beni archeologici data la posizione che ha ricoperto e che ricopre oggi. Non ci sono attenuanti, se le accuse saranno confermate Pagano va licenziato. Ci aspettiamo condanne più severe contro i vertici delle amministrazioni che commettono simili reati. ”-ha affermato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.