MARCIANISE. Fumata nera per il primo confronto tra i sindacati e i vertici della multinazionale Jabil sulla questione dei 190 licenziamenti annunciati dall’azienda per il sito produttivo di Marcianise.
Oggi, nel tavolo per l’Esame Congiunto previsto dalla Procedura di Licenziamento Collettivo, tenuto in videoconferenza, i sindacati hanno chiesto il ritiro dei licenziamenti, ottenendo in risposta un secco “no” da parte dei vertici Jabil.
In una nota, la rappresentanze sindacali unitarie spiegano di “aver chiesto formalmente il ritiro del provvedimento dichiarandosi disponibili ad affrontare la complessità del problema industriale del sito, identificando opportune soluzioni condivise e non traumatiche. Necessarie, infatti, anche le sollecitazioni alle Istituzioni interessate che, anche attraverso le forme di lotta messe in campo, torneranno ad essere coinvolte. L’Azienda -aggiunge la nota – si è dichiarata indisponibile al ritiro della procedura, riconfermando il Piano Industriale presentato e gli esuberi conseguenti”.
I sindacati ritengono “inaccettabile questo percorso” e annunciano il proseguimento “di manifestazioni e presidi interni ed esterni lo stabilimento”. Domani è previsto un presidio dei lavoratori Jabil all’esterno della prefettura di Caserta, mentre il 17 ottobre le parti torneranno a confrontarsi a Confindustria.