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Puc boicottato, parte indagine interna dopo denunce

 

MARCIANISE. Scatta indagine sul Puc dopo alcuni presunti tentativi di boicotaggio. Il nuovo piano urbanistico comunale che Marcianise aspetta da decenni, è in dirittura di arrivo.

“Sarebbe dovuto essere già in consiglio comunale, al vaglio per l’approvazione; invece ci siamo dovuti bloccare perché mancava un passaggio burocratico, e cioè la comunicazione (dovuta) al Genio civile di Caserta. Finalmente la comunicazione è partita, destinazione Caserta. Adesso si tratta di attendere il riscontro, ma mi dicono che sarà questione di poco. Dopodiché siamo pronti per andare in consiglio comunale e mettere fine a questa storia infinita.” ha reso noto il sindaco Antonello Velardi.

“Ne avevo fatto cenno in un post precedente: la comunicazione con cui il Genio Civile ci chiedeva di adempiere ad alcuni obblighi burocratici – era una pec – ci è stata inviata il 24 agosto 2021 ma sul Comune all’ufficio urbanistica nessuna l’ha mai filata neanche di striscio. E’ stata aperta – e meno male, grazie alla solerzia di una funzionaria – soltanto il 12 agosto 2022. Un anno dopo! Sul perché nessuno avesse aperto quella pec dopo aver sbirciato l’oggetto, il puc appunto, e sul perché il dirigente preposto non avesse eseguito con diligenza i suoi compiti d’ufficio, è stata aperta un’indagine interna agli uffici e i primi risultati sono sconcertanti: ci sono gravi responsabilità, mi è stato comunicato. Le verificheremo fino in fondo, perché non possiamo consentire che su questo tema così delicato ci sia un’irresponsabile approssimazione.”

“Ciò detto, andrebbe scritta un’enciclopedia su questo benedetto Puc di Marcianise, sui ritardi e sui tentativi di boicottaggio. E sulle intimidazioni, dirette o indirette, che abbiamo ricevuto. Ho ancora conservato tutti gli articoli – per i quali abbiamo presentato regolare denuncia, e attendiamo gli esiti – dove chiarissimo è il tentativo di metterci paura per non farci approvare il così importante strumento urbanistico. Bisognerebbe capire che cosa c’è dietro, quali sono gli interessi in gioco, chi si muove con le solite movenze criminali. Un’idea ce la siamo fatta, e anche questo lo abbiamo scritto nelle denunce.

“Abbiamo presentato una serie di denunce non perché ci piace questo metodo, ma per tutelarci; abbiamo capito che ci potevamo rimettere la pelle (è capitato altrove, e non una sola volta) e quindi abbiamo lasciato traccia. Un testamento pre-mortem. Le autorità preposte decideranno che cosa fare: noi siamo comunque fiduciosi, il tempo è galantuomo. La città attende il Puc, sono moltissimi i cittadini che continuano a chiederci di andare avanti; molti consiglieri comunali, anche di opposizione, sono su questa linea e tale convergenza ci fa molto piacere. E’ questione ormai di poco tempo.”