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Primo matrimonio celebrato nel palazzo Ducale: il sì di Angela e del carabiniere Massimo

 

MONDRAGONE. Solo lo scorso 8 settembre il sindaco di Mondragone, Francesco Lavanga, mediante la sua pagina ufficiale sui social annunciava, che la giunta comunale aveva approvato una delibera per rendere fruibile al pubblico il palazzo Ducale, da poco restaurato, rendendolo sede per la celebrazione dei matrimoni civili ed unioni civili al di fuori della casa comunale.

Ebbene, ieri mattina 23 settembre, Massimo Giangiobbe, appuntato scelto con qualifica speciale dell’Arma dei Carabinieri operante a Roma e la sua consorte Angela Vellucci, figlia e nipote di carabinieri della città di Mondragone, hanno pronunciato il proprio “sì” nel magnifico salone del palazzo Ducale. Sono proprio loro, infatti, la prima coppia della città ad aver beneficiato, se così si puo’ scrivere, di un’iniziativa che richiama l’attenzione dei mondragonesi verso il loro prestigioso monumento, valore aggiunto della comunità litoranea. A celebrare il matrimonio il primo cittadino Francesco Lavanga che ha annunciato anche agli sposi gli altri interventi che l’amministrazione comunale intende realizzare per il recupero delle altre stanze del palazzo. Tutti erano un po’ visibilmente emozionati, ma questo primo “sì” pronunciato in questa location storica spalanca le porte a tutti gli sposi di Mondragone che vorranno dichiararsi eterno amore e fedeltà in una struttura architettonica che vanta uno scalone marmoreo, il quale ha in gergo una “parentela” strettissima con i marmi della Reggia di Caserta, nonché ampie stanze nobiliari.

Al primo piano poi fa bella mostra il museo Biagio Greco che ha dato l’occasione ai novelli sposi Massimo e Angela di poter effettuare una foto ricordo davanti alla statua della Venere di Sinuessa, mentre gruppi di studenti applaudivano e urlavano i loro auguri alla coppia. In base alle notizie raccolte per poter usufruire di tale monumento per la celebrazione del matrimonio occorre una richiesta ufficiale presentata al Comune di Mondragone, che nel frattempo è stato autorizzato e abilitato dalla prefettura a celebrare i matrimoni fuori sede comunale.

A margine di questa storia che coniuga sentimenti e istituzioni, va aggiunto che il nonno della sposa Angela Vellucci era nato in una delle stanze private del palazzo Ducale. Come dire, per molti mondragonesi tale struttura che richiama alla memoria l’identità della cittadina rivierasca è un ritorno alle proprie radici che forgia l’appartenenza a questo territorio. I novelli sposi hanno vissuto felicemente ogni istante e apprendere dal sindaco che sono stati la prima coppia che ha potuto celebrare qui il matrimonio li ha entusiasmati con commenti positivi: “Non ce lo aspettavamo, è una stupenda realtà che ha fatto da cornice al nostro meraviglioso e indimenticabile matrimonio“.