MADDALONI. Ex ristoratori, percettori del reddito di cittadino, assicuratori, figlio di un boss. Sono profili piuttosto eterogenei quelli delle ptto persone arrestate per “spaccio itinerante” nell’ambito un’operazione antidroga realizzata dai carabinieri della Compagnia di Maddaloni.
Ieri i militari hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura; sette persone sono finite in cella, un ottavo indagato agli arresti domiciliari: si tratta del figlio del boss Gaetano Piccolo, detto o Ceneraiuolo.
Tra gli indagati ci sono due ex gestori di un noto locale della movida calatina e un assicuratore. Per 7 non è stata prevista alcuna misura. Nel complesso gli indagati sono 15 e alcuni perderanno a breve il Reddito di Cittadinanza: la droga sarebbe stata comprata anche grazie ai soldi del sussidio per poi essere rinvenduta sul mercato.
Dalle indagini coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, è emerso che il gruppo acquistava lo stupefacente, in particolare hashish, marijuana, crack e cocaina, nelle piazze di spaccio dell’hinterland napoletano per poi rivenderla a Maddaloni e nei comuni limitrofi a giovani acquirenti. I pusher giravano per il territorio ed erano sempre pronti a portare le dose ai clienti.
L’ELENCO DEGLI INDAGATI
CARCERE
Antonio Angelino 32 anni Caivano,
Luigi D’Isa 45 anni Orta di Atella
Raffaele Angelino 31 anni Caivano
Salvatore Attanasio 37 anni Grumo Nevano
Fabrizio Colamonici 24 anni Maddaloni
Raffaele Cioffi 49 anni Maddaloni
Angelo Sacco 55 anni Maddaloni
DOMICILIARI
Francesco Piccolo 30enne Capodrise
INDAGATI A PIEDE LIBERO
Gelsomina Caiazzo 31 anni Orta di Atella,
Francesco Della Peruta 35 anni Maddaloni
Michele Di Caprio 39 anni Maddaloni
Antonio Rubino 30 anni Maddaloni
Filippo Suppa 39 anni San Felice a Cancello
Roberta Venieri 34 anni Caivano
