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Bollette alle stelle, rincari mettono a rischio anche la mela annurca

MADDALONI. Comincia questa settimana, in quasi tutta l’area di produzione, la raccolta della Melannurca Campana IGP, un frutto tipico campano che sempre di più si fa spazio nel mercato ortofrutticolo nazionale ma anche internazionale. Un’antichissima prelibatezza, ormai nota come “Regina delle Mele”, su cui però pende la scure dei rincari, come capita a molti altri prodotti.

“Un comparto in crescita e sempre più importante che nonostante tutto – afferma il presidente del Consorzio Melannurca Campana IGP Giuseppe Giaccio – si ritrova a subire, come numerosi altri settori, la conseguenze dei rincari. Sono sicuramente ottimista ma visibilmente preoccupato per le difficoltà dell’intera filiera. Rispetto agli altri anni – aggiunge Giaccio – anche la melannurca nel 2022 è infatti vittima di rincari importanti. In sofferenza sia la fase della raccolta che quella della conservazione, senza escludere tutte le fasi di produzione. Non sottovalutiamo il fatto che per essere conservata per così tanti mesi la melannurca ha bisogno di celle frigorifere e sono noti a tutti gli aumenti dei costi dell’energia elettrica, per esempio”.

Il frutto si inizia a raccogliere in questo periodo di inizio autunno, anche se non è del tutto maturo, infatti la maturazione si completa nei melai e termina a fine dicembre, periodo in cui la melannurca inizia ad essere disponibile sul mercato, fino all’estate dell’anno successivo.