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Uccide lo zio nel Casertano, convalidato l’arresto di un 40enne

Capua. Nel pomeriggio del 22 luglio a Napoli, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Capua hanno dato esecuzione al decreto di fermo, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di Muntean Octavian classe 1981, di nazionalità Rumena indiziato del delitto di omicidio volontario dello zio Muntean Petru, fatto commesso in Capua il primo luglio.

Il provvedimento è stato convalidato dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli che ha emesso ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere. La misura restrittiva si fonda sull’attività d’indagine coordinata da questa Procura della Repubblica e condotta dai carabinieri della Compagnia di Capua che consentiva di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del predetto. Il 1 luglio veniva rinvenuto il cadavere di Muntean Petru presso l’ex campo sportivo comunale di Capua in prossimità del locale spogliatoio dove la vittima dimorava, con evidenti segni di violenza localizzati sul volto ed all’altezza delle costole.

La scena del crimine evidenziava segni di una recente colluttazione, avvenuta tra la vittima nel tentativo di parare i colpi e l’aggressore che con estrema ferocia lo picchiava con calci e pugni. L’indagato subito dopo l’omicidio faceva perdere le proprie tracce, ma le ininterrotte ricerche, condotte da carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile nelle province di Caserta e Napoli, consentivano di ricostruire i movimenti del ricercato che di volta in volta cercava di nascondersi tra i senzatetto presso le stazioni Ferroviarie in un primo momento della provincia di Caserta e successivamente della provincia di Napoli. All’esito di servizi di pedinamento e di osservazione con personale in abiti simulati l’indagato veniva localizzato presso una ONLUS ubicata in via Marittima a Napoli, mentre si accingeva a ritirare un pasto dalla mensa. Alla vista dei carabinieri in divisa ha tentato la fuga, ma è stato bloccato ed associato al carcere di Poggioreale.