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Softlab, vertice in Regione: i casi stipendi e cassa integrazione

Marcianise. Si è tenuto in via telematica, alla Regione Campania e con la presenza dell’assessore regionale Antonio Marchiello, un incontro con Softlab tech e i sindacati per la difficile situazione che attraversa l’azienda di informatica.

La scorsa settimana, i lavoratori delle sedi di Caserta e Marcianise della Softlab avevano scioperato e tenuto un corteo per le strade di Caserta con presidio davanti alla prefettura per chiedere prospettive certe sul futuro, alla luce dei ritardi nel pagamento degli stipendi di maggio, e soprattutto alla luce del fatto che tanti lavoratori Softlab sono in cassa integrazione a zero ore, dunque inutilizzati.

Altro importante nodo è rappresentato dalla circostanza che la Softlab ha ricollocato negli ultimi anni quasi 300 lavoratori licenziati dalla multinazionale dell’elettronica Jabil, che ha il sito produttivo a Marcianise; per reimpiegare gli addetti fuoriusciti da Jabil, Softlab ha incamerato cospicui incentivi sulla base del piano di ricollocazione presentato al Ministero dello Sviluppo Economico e alla Regione, che dovevano garantirne l’attuazione; ma i lavoratori sono passati da Jabil, dove già erano spesso in cassa integrazione, a Softlab, dove vivono una situazione analoga, nonostante il piano prevedesse una reindustrializzazione e un reimpiego lavorativo concreto.

In una nota emessa oggi dopo la riunione in Regione, i sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito “che le istituzioni devono garantire la realizzazione del progetto che fu illustrato nelle sedi opportune (MISE e Regione Campania) e poi presentato ai lavoratori ex Jabil per convincerli ad accettare la proposta di reimpiego. Il continuo ritardo del pagamento degli stipendi, il mancato versamento ai fondi pensione e la mancanza di una continuità occupazionale con il ricorso all’utilizzo della cassa integrazione, stanno alimentando un forte clima di tensione sociale sul territorio di Caserta. Non sono più sufficienti le rassicurazioni dei vertici aziendali e la vicinanza più volte dichiarata dell’assessore Marchiello per riportare un minimo di tranquillità tra i lavoratori. Servono i fatti per mettere in sicurezza i lavoratori. Pertanto le dichiarazioni della direzione aziendale presente all’incontro, in cui comunica che la proprietà sta lavorando con un fondo d’investimenti per superare la crisi finanziaria e di liquidità e una probabile fusione con un’azienda importante che opera nel settore elettromeccanico per rafforzare e consolidare la parte industriale, vanno verificate nel prossimo incontro al Mise fissato per il 5 luglio. Fim, Fiom e UIlm nei prossimi giorni terranno un’assemblea con i lavoratori per informare e valutare tutte le iniziative utili da intraprendere”.