San Felice a Cancello. A Cesare Martone arrivavano anche le lamentele sulla qualità della merce, come può capitare in qualsiasi attività commerciale.
Naturalmente stiamo parlando di droga, di cocaina in particolare, sempre venduta alla gente della zona caudina.
E’ il 7 gennaio 2020 e Martone dice tramite sms che sta arrivando e questo cliente di nome Giovanni risponde: “Ok il formaggio buono, no come quello scorso, si sono lamentati”.
Il casaro talanicense replica: “Mo è buonissimo, burroso e cremoso”.
Manco gli stesse vendendo il Camoscio d’oro, questo Martone è davvero simpatico, utilizzava il linguaggio criptico attinente il suo lavoro ma era già braccato da tempo. Sarà lui stesso ad effettuare la consegna presso questo commerciante caudino che fa parte del novero dei suoi clienti.
Ecco dove Michele Gilles nascondeva la droga
In un’altra intercettazione a Martone c’è anche Michele Gilles picciuotto Papa, è il 26 gennaio 2020 e i due sono diretti verso un noto supermercato di Airola, dove lavorava un loro cliente.
Michele Gilles fa fermare Martone in una zona dove aveva sotterrato diverse dosi di cocaina, via Sepalone di Airola, in un buco c’erano almeno una quindicina di dosi. Le tirano fuori e le portano via per fare una consegna importante e il resto la nasconderanno altrove.