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Si fa male cadendo, ma parla di incidente: scagionata dopo l’accusa di falso

CANCELLO ARNONE. Accusata di simulazione di reato e di falsità ideologica e I.F.C., di Cancello Arnone, è stata tratta a giudizio dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. La vicenda traeva origine da una caduta accidentale in ordine alla quale la stessa riportava delle lesioni. La signora, a seguito di tale caduta, si portava presso il presidio ospedaliero di Caserta per farsi refertare e in quella sede forniva una dinamica diversa, ovvero di essere stata travolta da un’automobilista che, fuggendo, ometteva di soccorrerla.

Tuttavia, nel corso dell’istruttoria dibattimentale il difensore, avvocato Ernesto Castaldo, dimostrava la non punibilità della sua assistita rappresentando come la stessa avesse nell’immediatezza dei fatti ritrattato la dinamica dell’incidente e per questo non punibile, secondo il consolidato orientamento giurisprudenziale.

Di conseguenza, anche in relazione alla contestazione di aver indotto in errore il medico dell’Azienda Ospedaliera in ordine al contenuto del referto, la difesa sottolineava come le lesioni certificate fossero effettivamente state riportate dalla propria assistita, anche se con una dinamica diversa, motivo per il quale il reato così come contestato non sussisteva. Tali argomentazioni venivano condivise dal Giudice Monocratico che assolveva l’imputata dai reati a lei ascritti.