TEVEROLA. Si sgonfia il processo sul pizzo ai supermercati griffato Casalesi. Su 10 persone finite sotto inchiesta, infatti, il pubblico ministero nel corso della sua requisitoria ha chiesto la condanna solo di due persone.
Si tratta di Giovanna Talamo e Mirco Monaco, accusati di aver chiesto di fare una spesa da 300 euro senza pagare al titolare presentandosi per conto “degli amici di Casale”. Per i due sono stati invocati 5 anni e mezzo a testa.
Chiesta invece l’assoluzione per altri otto imputati, accusati di una maxi estorsione ad un ristorante del litorale. Vedono la salvezza Domenico Maiello, Antonio Baldascini, Davide Barbato, Francesco Barbato, Giuseppe Corvino, Umberto Maiello, Gaetano Tramontano e Rosario Marrone anche se la parola definitiva ci sarà solo a luglio con arringhe difensive e verdetto.