CASAL DI PRINCIPE. Preziosi gemelli d’oro Cartier da 600 euro, ‘stipendi’ di mille euro mensili, soggiorni da oltre 9mila euro in costiera sorrentina, con tanto di prestazioni accessorie, e anche promozioni. Sono i regali che ex dirigenti di RFI avrebbero ricevuto in cambio di appalti finiti alle imprese ritenute colluse con il clan dei Casalesi. Il tutto emerge dall’ordinanza con la quale il gip di Napoli Giovanna Cervo ha disposto 35 misure cautelari (17 in carcere, 17 domiciliari e un obbligo di presentazione) nei confronti di altrettanti indagati, tra cui imprenditori ritenuti in affari con la fazione Schiavone della mafia casalese, “colletti bianchi” del clan e dirigenti all’epoca dei fatti di Rete Ferroviaria Italiana. Tra gli appalti finiti nelle mani di ditte riconducibili al clan, figura anche quello di Rfi riguardante le centraline di sicurezza e della pavimentazione stradale.
Rete Ferroviaria Italiana ha fatto sapere in serata di aver “sospeso in via cautelare i dipendenti coinvolti che risultano ad oggi ancora in organico. Altri quattro ex dipendenti, raggiunti da provvedimenti restrittivi della Procura, e già in passato oggetto di indagine della stessa Procura, sono stati licenziati e non sono più in organico”. La società, “che si ritiene parte lesa”, sottolinea di aver “avviato da tempo un lavoro per rafforzare le azioni contro i tentativi di infiltrazione criminale negli appalti e per individuare soluzioni a contrasto ancora più efficienti e tempestive”. L’indagine è stata coordinata dalla Procura di Napoli (sostituti Ardituro e Arlomede) mentre i provvedimenti sono stati notificati dai carabinieri di Caserta, dalla DIA di Napoli e dal NIC del DAP. Eseguito anche un sequestro di beni per 50 milioni di euro nei confronti di alcuni indagati. Contestati, a vario titolo, estorsione, intestazione fittizia di beni, turbativa d’asta, corruzione e riciclaggio, aggravati in quanto commessi per agevolare un’organizzazione mafiosa.
Tra gli arrestati anche Nicola Schiavone, il fratello Vincenzo e Dante Apicella, già coinvolti nel maxiprocesso ai Casalesi Spartacus e almeno dagli anni’ 80 nel clan con funzioni direttive. Erano loro ad accaparrarsi appalti pubblici garantendo così la sopravvivenza a un’organizzazione mafiosa “debilitata” dall’azione di forze dell’ordine e magistratura. In particolare Nicola e Vincenzo Schiavone sono ritenuti i prestanome e soci di lungo corso del capo del capoclan Francesco “Sandokan” Schiavone, di cui sono cugini; per anni hanno foraggiato la famiglia malavitosa. Quando i rubinetti si sono chiusi, sono poi maturate le collaborazioni con la giustizia, come quella del figlio di Sandokan, Nicola. Ai domiciliari anche l’avvocato Matteo Casertano per rivelazione di segreti sull’indagine Dda al cugino imprenditore Crescenzo De Vito (arrestato), il quale, a sua volta, le avrebbe passate al 68enne Nicola Schiavone; stessa accusa per il bancario Francesco Chianese (interdetto dall’attività per sei mesi), che per primo avrebbe avuto notizia dell’indagine rivelandola a De Vito. In questo filone risulta indagato anche un carabiniere della Procura di Napoli.
L’ELENCO DEGLI INDAGATI
CARCERE
Dante Apicella 56 anni Casal di Principe
Pietro Apicella 36 anni Casal di Principe
Vincenzo Apicella 71 anni Casal di Principe
Vincenzo Bove 59 anni Sant’Anastasia
Carmelo Caldieri 55 anni di Giugliano
Luca Caporaso, 46 anni di Giugliano
Gennaro Diana, 55 anni Casal di Principe
Luigi Diana 62 anni Casal di Principe
Mario Diana 59 anni Casal di Principe
Salvatore Diana 66 anni Casal di Principe
Augusto Gagliardo 48 anni San Cipriano d’Aversa
Antonio Magliulo 44 anni Casal di Principe
Claudio Puocci 58 anni Casal di Principe
Francesco Salzillon 46 anni Casal di Principe
Luigi Scalzone anni Casal di Principe
Nicola Schiavone 68 anni Casal di Principe
Vincenzo Schiavone 58 anni Casal di Principe
ARRESTI DOMICILIARI
Luigi Belardo 49 anni Orta di Atella
Pierfrancesco Bellotti 44 anni Roma
Giulio Del Vasto 47 anni Napoli
Crescenzo De Vito 43 anni Giugliano
Giancarlo Diana 53 anni Casal di Principe
Vincenzo Diana 68 anni Casal di Principe
Paolo Grassi 50 anni Oggiono
Massimo Iorani 59 anni Roma
Leonardo Loiacono 69 anni Noicattaro
Angelo Massaro 48 anni Casal di Principe
Fioravante Palmese 40 anni Casal di Principe
Raffaele Palmese 44 anni Casal di Principe
Antonio Petrillo 49 anni Casal di Principe
Luigi Petrillo 56 anni Casal di Principe
Giuseppe Russo 70 anni Napoli
Fabio Salzillo 41 anni Caserta
Mario Zara 31 anni Casal di Principe
OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA PG
Umberto Di Girolamo 56 anni Marano