MARCIANISE. Brillante operazione messa a segno nella giornata di oggi dagli agenti del commissariato di Marcianise che hanno scovato il parco auto del clan della 167 di Arzano. Nell’ambito dell’attività effettuato lunedì a margine del blitz che ha portato agli arresti nell’area Nord di Napoli, i carabinieri del reparto di Castello di Cisterna non hanno trovato le vetture riconducibili ad uno degli indagati.
Ieri col blitz dal pregiudicato Gaglione erano state rinvenute due auto, una Lancia Y ed una Smart, ma il vero colpaccio degli uomini guidati dal vice questore Valerio Consoli, è stato effettutato in giornata. Gli agenti hanno trovato in un deposito di una società di noleggio della zona industriale di Marcainise il resto delle vetture ed in particolare: una Audi Q3, 4 Smart, 2 Fiat Panda, una Fiat 500, una Fiat Tipo, una Ford Fiesta ed una moto Honda Sh 350.
In totale il valore dei veicoli sequestrati ammonta a centomila euro. Gli agenti hanno identificato il responsabile del deposito, un 37enne del Napoletano, che è stato denunciato per favoreggiamento e intestazione fittizia di beni. Sotto la lente degli investigatori è finita l’operazione che ha portato all’acquisto delle auto in contemporanea col blitz dei militari di Castello di Cisterna. L’ipotesi che il cartello si sia disfatto dei veicoli per evitare il sequestro ha trovato fondamento nel blitz odierno.
Il primo atto
Il blitz di ieri aveva riguardato il pluripregiudicato di Capodrise Francesco Gaglione, sorvegliato speciale, e coinvolto nell’ordinanza spiccata lunedì scorso dalla Procura di Napoli ed eseguita dal gruppo carabinieri di Castello di Cisterna con una misura cautelare personale e reale.
A Gaglione, finito nelle intercettazioni, hanno sequestrato una Lancia Y immatricolata quest’anno e una Smart Brabus, sono stati gli uomini del commissariato di Marcianise e notificargli l’ordinanza e il verbale di sequestro delle macchine, ora in custodia giudiziaria.