Caserta. Brucellosi e tubercolosi sono le malattie che stanno decimando gli allevamenti di bufale in provincia di Caserta.
Fino al 2013 i capi si potevano vaccinare e le malattie erano quasi sparite, dal 2014 il nuovo piano della Regione Campania ha stabilito di adottare l’abbattimento delle bufale per sradicare le infezioni e ha abolito la vaccinazione, da allora sono andate al macello moltissime bufale e tante aziende hanno dovuto chiudere
Gli allevatori sono sul lastrico e chiedono nuovi metodi di analisi. Lunedì nella prossima puntata di Report su Rai3 alle 21.25.
Il funerale del settore
Continuano i preparativi per la partecipazione alla giornata con cui si aprirà la prima delle settimane di mobilitazione convocate dal Movimento degli allevatori Bufalini con i loro alleati il 28 aprile.
“Il Coordinamento Unitario, nel ringraziare ancora una volta quelle istituzioni che si sono rese disponibili all’ascolto ed attente alle ragioni della democrazia e del territorio, ringrazia quanti stanno rispondendo in queste ore all’appello a partecipare.” ha dichiarato Gianni Fabbris “Ringraziamo i tanti allevatori che stanno rispondendo all’appello messo in rete da Adriano Noviello, presidente dell’Associazione tutela allevamento bufala mediterranea , ma anche i cittadini a cominciare dai 5 parroci della provincia di Caserta che sfileranno dietro al feretro, all’agenzia che ha messo a disposizione il carro funebre su cui verrà adagiato il feretro, l’azienda che ha messo a disposizione le 140 bottiglie che simboleggiano il sangue degli animali innocenti macellati che saranno consegnate alla ASL, la banda musicale “L’Eco del Volturno” che accompagnerà il feretro con la marcia funebre, i tanti giovani che stanno preparando l’allestimento del presidio permanente”.