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TUTTE LE FOTO DEI 7 FERMATI NELLA RETATA. I nuovi Quaqquaroni ai raggi X

MARCIANISE. Molti di loro potevano essere qualificati come insospettabili. Non tanto per le frequentazioni che pure sono state monitorate con puntualità e dovizia di dettagli dagli investigatori, quanto per il pedigree criminale. Un casellario giudiziario scarno, se non immacolato.

Eppure sotto quell’apparente tranquillità per la Dda di Napoli covava del fuoco sotto la cenere. L’ennesima “resurrezione” dei Quaqquaroni a Marcianise ha tra i personaggi emblematici Agostino Piccolo, 42 anni, cugino dei ben più noti Achille e Angelo Piccolo, considerati elementi di spicco dell’omonimo clan.

Agostino Piccolo, che ha nominato in questa vicenda giudiziaria l’avvocato Nicola Russo, di quel cartello fino a questa notte recava invece soltanto il nome sui documenti di identità: aveva aperto un’attività in città e si occupava di assistenza per la ricerca dei bonus elargiti dal Governo. Una vita apparentemente normale, scandita dai ritmi normali di chi si barcamena tra obblighi familiari e impegni di lavoro. Ed invece proprio Piccolo è ritenuto un personaggio chiave dell’inchiesta al punto che questa notte, quando gli agenti della squadra mobile lo ha fermato nella sua abitazione, lo hanno tradotto in casa.

L’altro a passare dalla libertà al carcere è il 22enne Gaetano Monica, ragazzo di Marcianise che la Procura considera un “emergente” almeno scrutando le dinamiche l’hanno portato a interfacciarsi alla mala appena maggiorenne. Il terzo destinatario dell’ordine di custodia cautelare in carcere è Salvatore Letizia, 41 anni, fratello di Primo e con una storia criminale che sarebbe degna di una serie, a partire dall’efferato omicidio dei genitori da parte dei rivali dei Mazzacane fino all’approdo in Albania dove fu coinvolto in un fatto di sangue per concludersi con l’ascesa del fratello di Primo Letizia, culminata poi nel clamoroso pentimento. Salvatore non ha seguito il fratello maggiore.

Due degli altri coinvolti nel blitz odierno hanno già “assaggiato” l’attenzione della Dda nell’ambito dell’inchiesta sullo spaccio al Parco Unrra Casas. Il focus dell’operazione della squadra mobile ora però è tottalmente concentrata sulel estorsione “vecchio stampo”. I sette fermati sono indagati per associazione per delinquere di stampo mafioso, plurimi episodi estorsivi – consumati e tentati –detenzione e porto di arma clandestina e danneggiamento, continuati e in concorso. Si tratta di delitti tutti aggravati dal metodo e dalla finalità mafiosa, in quanto realizzati allo scopo di agevolare i Piccolo-letizia e di affermare la supremazia dell’organizzazione sul territorio di relativa competenza, in particolare i comuni di Marcianise, Macerata Campania, Capodrise e paesi limitrofi. I fatti contestati risalgono prevalentemente all’anno 2019, con alcuni episodi commessi in continuazione fin dal 2013.

GENERALITÀ DEGLI ARRESTATI

  1. MONICA Gaetano, nato a Caserta nel 2000;
  2. PICCOLO Agostino, nato a Caserta nel 1980;
  3. LETIZIA Salvatore, nato a S. Maria C.V. (CE) nel 1981;
  4. SORBO Ottavio Antonio, nato a Marcianise (CE) nel 1966;
  5. VICIGLIONE Gaetano, nato a Marcianise (CE) nel 2001;
  6. BELVISTO Amedeo, nato a Capodrise (CE) nel 1962;
  7. REGINO Pasquale, nato a Caserta nel 1982.

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