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Negata la diretta streaming del Consiglio: Argenziano e Belfiore attaccano il presidente

Capodrise. Proteste a Capodrise da parte del gruppo consiliare di minoranza Alleanza per Capodrise, formato dall’avvocato Nino Argenziano e dalla professoressa Maria Belfiore. Nel mirino soprattutto il presidente del consiglio comunale, Luisa Palazzo.

Argenziano e la Belfiore puntano l’indice sulla risposta negativa che gli è stata fornita, in merito alla ripresa del consiglio comunale.

Dopo due mesi e mezzo, il 4 marzo, alle 19:30, finalmente, si riunirà il consiglio comunale. Siamo stati noi di “Alleanza per Capodrise” e l’altro gruppo di minoranza, “Pd Capodrise di tutti”, a richiedere la seduta: si affronteranno argomenti decisivi per la città, come il futuro dell’ex Area Carrefour; quindi, confidiamo nella massima partecipazione dei cittadini. Certo, le modalità di convocazione scelte dal presidente dell’assemblea non agevoleranno né il dibattito in aula né la presenza del pubblico.

Fissare un Consiglio con 17 punti all’ordine del giorno alle 19:30 di un giorno infrasettimanale rappresenta uno sgarbo alle minoranze e, soprattutto, uno schiaffo all’agibilità democratica e un deterrente alla partecipazione dei capodrisani. Pure stavolta, benché sia stata da noi caldeggiata, il presidente ci ha comunicato che non ci saranno né la diretta video dei lavori né tantomeno la registrazione audio. Formalmente, per ragioni economiche.

In questa città, si spendono 100mila euro l’anno per le indennità di carica al sindaco, agli assessori e al presidente del Consiglio e poi c’è qualche centinaio di euro per favorire la trasparenza e migliorare il rapporto con i cittadini?

Non scherziamo! Sono tantissimi i Comuni in Italia che già da prima della pandemia assicurano la diretta streaming e la pubblicazione delle registrazioni, così il cittadino ha la possibilità di conoscere gli argomenti e le decisioni prese, se vuole, standosene a casa. Ricordiamo a chi oggi riveste questo ruolo che il presidente del Consiglio comunale non è il “quinto assessore”, non è nominato dal sindaco. Il presidente rappresenta tutto il Consiglio comunale e tutela le prerogative di tutti consiglieri. Anche se, come a Capodrise, è espressione di una parte, peraltro di maggioranza relativa, svolgere una funzione di garanzia è un suo preciso dovere istituzionale.