GRICIGNANO D’AVERSA. Il Tar Campania (II° sezione, presidente Paolo Corciulo) ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato di “Ambyenta Campania”, società che vorrebbe realizzare un Biodigestore a Gricignano d’Aversa in grado di trattare 110mila tonnellate di rifiuti umidi; un impianto a cui si sono sempre opposti, con numerose manifestazioni di protesta, amministratori locali e i cittadini visto che il territorio è già ricco di aziende e impianti di rifiuti ed è compromesso dal punto di vista ambientale, ricadendo nella cosiddetta Terra dei Fuochi.
Nel suo ricorso Ambyenta aveva chiesto di annullare gli atti amministrativi dell’Asi Caserta (Area Sviluppo Industriale) e dalla Regione che hanno bloccato l’iter di realizzazione del Biodigestore; in particolare la richiesta di annullamento riguardava il diniego espresso dall’Asi nel corso delle conferenza di servizi del 18 gennaio scorso e relativo all’assegnazione di un lotto di terreno nel territorio di Gricignano di Aversa dove edificare l’impianto di rifiuti. Parere negativo era stato espresso anche dal Rappresentante Unico della Regione Campania.
Già il 26 gennaio scorso, il presidente di sezione Paolo Corciulo aveva negato con proprio decreto alla società la sospensiva degli atti, non ravvisando alcun danno imminente per Ambyenta, e rinviando all’udienza camerale che si è tenuta il 15 febbraio. In camera di consiglio i giudici amministrativi hanno quindi ritenuto, aderendo all’impostazione difensiva dell’Asi Caserta (assistita in giudizio da Luigi Adinolfi), l’inammissibilità del ricorso, in quanto gli atti di cui la società ha chiesto l’annullamento non sono definitivi, ma “endoprocedimentali”, per cui non avrebbero avuto un “immediato effetto lesivo” per Ambyenta; quest’ultima potrà quindi impugnare la decisione sul Biodigestore una volta che sarà definitiva.