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Un casertano al Festival di Sanremo: Michele perno fondamentale del backstage

Sparanise (Imma Mandara). Il Festival di Sanremo tanto chiacchierato in questi giorni, è uno degli eventi televisivi più attesi dell’anno. La sua imponente organizzazione richiede mesi di lavoro, settimane di prove, e coinvolge un piccolo esercito di addetti ai lavori. Dietro le quinte lontano dalle telecamere, c’è il lavoro instancabile di diverse figure professionali, dai grafici ai truccatori, passando per costumisti, scenografi, operai, montatori, operatori della security i tecnici audio che hanno iniziato a preparare il Festival da Dicembre e finiranno a metà Marzo.

Per chi non lo sapesse quest’anno dietro quelle quinte a far parte della grande macchina organizzativa di Sanremo  c’era un giovane casertano originario del piccolo comune di Sparanise: “Michele Truppo” che da anni lavora dietro le quinte e backstage dello show tanto amato dai giovani d’ oggi: “Xfactor”

“Michele” è un giovane che ha lavorato fianco a fianco con i big della musica. La sua passione nasce da bambino, quando rimane affascinato dalla magia del palco e tutto quello che c’è dietro. A soli 13 anni si divertiva a suonare le prime note della chitarra del fratello, all’età di 17 ha avuto il suo approccio con service locali ma non la ricorda come una bella esperienza e nello stesso periodo ha iniziato a suonare la chitarra. Condivide la passione per la musica con i suoi amici con i quali prova svariati brani di band “punk” e mette su una band “O.D.D.C.P.P.” BAND che i ragazzi  ancora ora ne ricordano in paese.

Ma lui sapeva che la sua strada era un’altra i suoi orizzonti dovevano essere portati altrove.

Un giorno conosce un imprenditore fonico sparanisano che gli propose di lavorare qualche serata. Quella proposta arrivò come un fulmine a ciel sereno e da lì a poco decise che il lavoro della sua vita sarebbe stato  il tecnico audio. Ne era convinto e sapeva anche a tutto ciò che andava incontro.

“La vita del tecnico del suono è retta dalla passione; non si può lavorare per 20 ore di fila a 600 km lontano da casa e questa è solo una piccola dinamica delle tante. La mia passione doveva essere il mio lavoro, nel 2003 m’iscrivo all’accademia delle arti cinematografiche di Bologna per la qualifica di Tecnico del suono per studiare e apprendere al meglio tutto ciò che c’è da sapere”. Mi dice

Qualche  giorno fa su Facebook ha pubblicato una foto che nel salone dell’Ariston, nel bel mezzo delle prove. Grande stupor per tutti gli amici nel vederlo partecipe alla kermesse più seguita dagli italiani.