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Sparanise non dimentica le vittime di Auschwitz

Sparanise. Sparanise non dimenca le vittime di Auschwitz.  Un’istallazione artistica per non dimenticare la tragedia dell’Olocausto

Il 27 gennaio si celebra in tutto il mondo la Giornata della Memoria. Una ricorrenza pensata per rendere omaggio e commemorare le vittime dell’Olocausto. Purtroppo come già lo scorso anno, anche il 2022 è fortemente segnato dalla pandemia e le cerimonie pubbliche sono ridotte all’essenziale, ma non per questo per  il piccolo comune di Sparanise  non esistono occasioni per ricordare

Come il resto del mondo anche il piccolo comune dell’Agro Caleno ricorda i milioni di ebrei sterminati durante la Shoah, comunicando l’importanza di tale ricorrenza alle nuove generazioni affinché questi crimini non si ripetano mai più

La piazza principale del paese “Piazza Giovanni XXIII” è stata  allestita con foto e oggetti chiave per  permettere a tutti i cittadini  di entrare in contatto con il dramma delle leggi razziali, l’esclusione sociale, la persecuzione nazifascista e lo sterminio di innocenti.

Nulla è stato pensato a caso grazie alla stretta collaborazione dell’amministrazione comunale: dei due assessori che ormai fanno squadra in tutto e di “ Antonella Capezzuto” una cittadina che anche questa volta è stata di sostegno a chi ha creduto fin da subito in questo progetto, perché il ricordo di milioni di vittime dell’Olocausto non vada mai perso e sia un monito contro ogni forma di violenza.

A fare da cornice alla” Fontana Beatrice”:

Una maglia a righe simbolo della “divisa” che portavano gli ebrei condotti nei campi di concentramento.

Un bambola di porcellana rotta: simbolo di una vita volata via troppo presto. Di una fanciullezza negata

Il cumulo di scarpe delle tante vittime che hanno vittime dell’Olocausto

Un racconto di immagini per un: “Viaggio nella memoria”

Una piccola istallazione che fin da subito ha attirato l’attenzione dei cittadini che passando hanno ricordato il triste giorno.

Sparanise non dimentica e lo fa in silenzio attraverso il grido del ricordo, condiviso dalle persone fra una lacrima e uno sguardo triste.