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Muore dopo parto, il marito di Morena: “Non siamo no-vax ma ora dico vaccinatevi. Vado avanti per Sofia”

 

SPARANISE. La dignità di Antonio è un pugno nello stomaco di una Nazione che si sta preparando a festeggiare in famiglia tra l’incubo Omicron e la voglia di staccare la mente dalla pandemia.

E’ la dignità di un uomo che a 33 anni è ora padre e madre della piccola Sofia, la bimba nata un mese fa e che ancora non sa quanto questa vita sarà inevitabilmente in salita per lei, costretta a crescere senza conoscere nemmeno sua madre Morena.

Questa mattina le telecamere di Canale 5 sono state a Sparanise nell’abitazione della famiglia Di Rauso, per raccogliere la testimonianza di Antonio Fico, maresciallo di Marina Militare e marito di Morena Di Rauso, la giovane morta per Covid a 32 anni, un mese dopo aver dato alla luce Sofia.

“Ci tengo a dire che non siamo No-Vax ma la scelta di non vaccinare Morena era stata presa insieme perchè avevamo paura per la bimba. Il ginecologo ci aveva consigliato di fare il vaccino” ha dichiarato a Raffaele Auriemma.

Il contegno di Antonio rende le sue parole struggenti ma quanto mai importanti: “Ora dico a chi è nella nostra condizione che è fondamentale vaccinarsi”. La coppia si era trasferita da La Spezia, dove viveva, a Sparanise, città di origine, proprio per consentire a Morena di trascorrere la gravidanza con la sua famiglia.

“Ringrazio i miei genitori e i miei suoceri che mi sostengono. Non è facile per me crescere una bambina che ogni tre ore deve mangiare ed ha bisogno di continue attenzioni ma è lei, Sofia che mi dà la forza di andare avanti. In lei c’è mia moglie Morena”.

La vicenda

La tragedia di Morena si è consumata domenica mattina al Covid Hospital di Maddaloni, dove la 32enne era stata trasferita quando le sue condizioni si erano aggravate. Il parto era avvenuto all’ospedale di Sessa Aurunca il 19 novembre scorso, quindi la donna ha scoperto di aver contratto il virus e ad inizio dicembre è stata trasferita nella struttura sanitaria dell’Asl riservata alla degenze Covid.

Le condizioni sono progressivamente peggiorate fino a quando la giovane non è entrata in coma e poi, domenica mattina, è deceduta; proprio nel giorno in cui la figlia neonata compiva un mese.

 

L’appello dell’Asl

“Questa vicenda – afferma il direttore sanitario dell’Asl di Caserta Marco De Fazio – ci porta a consigliare con ancora più forza a tutte le donne in gravidanza di vaccinarsi contro il Covid, come da linee guida. È per il bene loro e del nascituro. Anche mia figlia incinta di sette mesi si è vaccinata pur avendo qualche timore”.

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