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Dai Desideri agli amici, un’intera città piange Mimì: “Tragedia non sia vana, vacciniamoci”

 

MARCIANISE. C’è un intera generazione a Marcianise che oggi si sente tremendamente sola. Quella dei ragazzi degli anni Ottanta, cresciuta tra le strade del paese e le prime uscite fuori, quella che ora è divenuta quella dei padri che mettono su famiglia e un domani sarà quella degli anziani.

Lo stramaledetto Covid ha impedito a un ragazzo d’oro, un punto di riferimento per tanti a Marcianise, di completare questo percorso che la vita dovrebbe riservare alle persone ricche di valori come era Domenico Amoroso.

Oggi quella generazione lo piange perchè a 36 anni si è dovuto piegare, lui che aveva sempre lavorato e che aveva messo su famiglia, all’infame virus. Lo piangono tra le parole rotte dall’emozione nei bar, i ricordi che circolano sulle chat e i messaggi sui social. Nessuno riesce a capacitarsi che domani alle 15, per colpa del virus, dovrà salutare per l’ultima volta Mimmo nella chiesa di San Giovanni Paolo II nel rione San Giuliano.

I messaggi degli amici

“Morire a 36 anni…lo accetto per una malattia incurabile, un incidente sfortunato e neanche…ma per un virus NO, un virus che per molti nemmeno esiste! Voglio ricordarti come ti ho sempre conosciuto allegro, spensierato sempre col sorriso! Il più “combina guai” della classe e con un Cuore immenso, sempre pronto ad aiutare tutti! Buon Viaggio Domenico,che il Signore ti accolga nella sua Pace! Domenico Amoroso”; “Porterò sempre in me il ricordo della tua allegria, della tua gioia di vivere. Ora che sei un Angelo, e che Angelo, veglia su tutti noi e in modo particolare sulla tua splendida famiglia. Non doveva andare così”; “Domenico Amoroso pensavo la tua forza che hai sempre avuto il tuo sorriso , ero sicuro che avresti sconfitto questo virus, mi rimane qualche ricordo piccolo di quando abbiamo bevuto qualche birra fra amici” ; “Un giorno forse ci rincontreremo di nuovo seduti ad un bar a ridere e scherzare come ci piaceva fare a noi …per ora però ti prometto che ti porterò sempre nel mio cuore”

Il ricordo di don Antonio

Così don Antonio Piccirillo, sacerdote della chiesa di San Simeone ricorda Domenico Amoroso: “Ho conosciuto Domenico quando sono stato vicario parrocchiale a San Giuliano Martire a Marcianise, un po’ di anni fa… Gli ultimi contatti risalgono all’incidente stradale che fece e da cui riportò una seria frattura alla gamba. È da alcuni giorni che alcune famiglie chiedevano preghiere per Domenico. Abbiamo pregato sul pullman che ci portava alla cittadella della Carità ad Angri, ospiti della Fraternità Emmaus. Abbiamo pregato ancora durante la Messa serale dedicata all’amore sponsale per Domenico, sua moglie e le due splendide bambine Angela e Giorgia.
Il covid non gli ha dato nemmeno il tempo di rendersi conto della sua aggressività e della fatale devastazione polmonare che da lì a poco avrebbe scatenato. In appena venti giorni, la notizia della positività, dopo quattro o cinque giorni subito il ricovero in ospedale a Maddaloni per complicazioni respiratore, infine l’intubazione. È stato tutto molto così veloce e drammatico. Tutto così incomprensibile. Sono scioccato nel vedere la sua foto sui social unita alla notizia che non è più. Domenico, splendido giovane, amabile per il suo carattere mite e determinato, una vita aperta al venire di tanti e tanti giorni ancora e invece stroncato ad appena 36 anni dal subdolo covid. Piango con la mamma Angela, il papà Tommaso, le piccole Angela e Giorgia, le pupille dei suoi occhi, con i familiari ed amici tutti.

Penso al Natale, che celebreremo fra pochi giorni. Leggo e medito la “Lettera di Natale”, pubblicata il 22 Dicembre 2019, del poeta Franco Arminio che parla del Natale come di una festa attesa, ma anche molto temuta. Perché mai come durante i giorni di Natale si sente il peso delle assenze, la fatica delle proprie imperfezioni. È tremendamente vero, chiaro, quanto il Natale ci esponga all’assenza delle persone care, a fare i conti con le nostre fragilità. Come non pensare ora a Domenico, Baldo, Francesco… ai tanti che in poco tempo hanno perso la vita!

Un’altra famiglia che si aggiunge alle tante famiglie che piangono la morte di un loro caro. Come vorrei che fosse il Natale di quanti non ci sono più; come vorrei che l’Eucarestia celebrata fosse vissuta realmente quale sacramento della nostra salvezza! Nella preghiera non pronunciamo solo dei nomi, ma portiamo al cuore tutte le storie di quanti hanno condiviso con noi un tratto di strada e che ora vivono, in Dio. Ciao Domenico…in paradiso, con gli Angeli. Riposa sul cuore di Gesù, che ha dato la vita anche per te, fino al giorno della risurrezione, compimento e senso ultimo dei tuoi e nostri giorni.”

L’appello di Salvatore Desideri

Salvatore Desideri, componente del duo “I Desideri” e figlio di Nico Desideri, rivolge un appello alla vaccinazione ai suoi concittadini affinchè la tragedia del povero Domenico non sia vana: “La città di Marcianise, piange il giovane Domenico Amoroso che questa notte – a soli 36 anni – si è arreso al Covid. Con lui il destino è stato ancora più crudele e beffardo. Aveva dovuto rimandare la vaccinazione per problemi di salute ed avrebbe ricevuto a giorni la prima dose. Il virus non gli ha dato scampo. Non ci sono parole, non ci sono considerazioni dinanzi ad una giovane vita spezzata al cospetto di questo nemico invisibile. Ragazze e ragazzi, non spetta a me fare prediche e morali, ma vi invito a vaccinarvi perché è l’unica arma che abbiamo per rendere quanto meno insidiosa la vita al Covid. Fidiamoci della scienza e facciamolo per le persone che hanno perso la vita quando ancora non c’erano i vaccini o per chi, come Domenico, non è arrivato in tempo. Prego per lui e abbraccio virtualmente ed affettuosamente la famiglia”