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Caserta 100esima per vivibilità, gli amministratori: “Onta che deve far riflettere”

CASERTA. Brutte notizie per la città di Caserta arrivano dalla classifica de Il Sole 24 ORE stilata tenendo conto di parametri per una stima della qualità della vita durante l’anno del 2021. Il capoluogo di provincia si piazza al 100entesimo su 107, perdendo addirittura qualche posizione rispetto alla medesima analisi ma relativa all’anno scorso.

Il commento gli amministratori sui social non si è fatto attendere e, come si può facilmente immaginare, contiene più di qualche nota amara. Antonello Velardi, sindaco di Marcianise, richiama tanto le istituzioni quanto la comunità a riflettere: “Essere agli ultimi posti è una grande mortificazione per chi qui abita e vive. E’ un’onta che dovrebbe farci riflettere. Per parte mia, faccio una personale considerazione.

La provincia di Caserta, a differenze delle altre che galleggiano stabilmente agli ultimi posti, non è affatto povera e, soprattutto, ha primati che altri neanche si sognano.” Dalla mozzarella alla Reggia, ma passando anche per l’anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere e il litorale Domizio. Tutte queste risorse, suggerisce Velardi, se organizzate come si deve permetterebbero alla città di scalare ben più di qualche posizione nella graduatoria. Ma da cosa ripartire?

Una risposta a questa domanda arriva dal Presidente della provincia Giorgio Magliocca, il quale, sempre sfruttando il mezzo social, fornisce anche una chiave di lettura del dato: “Quest’anno il Il Sole 24 ORE ci pone al 100° posto della famosa classifica sulla qualità della vita. Ben 6 posizioni in meno rispetto al 2020. In verità, non è corretto confrontare la graduatoria di quest’anno con quella dello scorso anno perché gli esperti del quotidiano rosa hanno aggiunto oltre 70 nuovi indicatori.

La quasi totalità di questi non riferibili, in termini di competenza, all’ente che rappresento. Ed anzi, va sottolineato che se fossero rimasti gli stessi parametri del 2020, quest’anno la nostra Provincia avrebbe recuperato altre 4 posizioni. Ma non è questo il punto. Il tema è che saremmo comunque rimasti nella parte bassa della classifica. Insieme a tante altre province del Sud.

Ciò è indicativo del fatto che al Meridione, come ha più volte dichiarato Mara Carfagna servono risorse. Molte. I fondi del Pnrr devono servire per ridurre questo divario con il nord. Se non ora, quando?”