Macerata Campania. Il gruppo di minoranza Impegno Comune entra con vigore nella querelle interna alla maggioranza e come avevamo anticipato, prende le parti del sindaco.
Savonarola, Russano e la Nacca parlano di (DIS)UNIONE DEMOCRATICA, ironizzando di fatto sul nome della lista.
Si litiga su tutto in maggioranza.
L’occasione buona per UNIRSI e con la forza del gruppo “farsi sentire” fuori le mura cittadine, diventa invece, l’ennesimo motivo di scontro.
Le guerre interne a scapito degli interessi della collettività non ci sorprendono più.
Non puntare su un unico candidato che potrebbe rappresentare Macerata Campania al Consiglio Provinciale non solo è un errore politico ma è l’ennesima dimostrazione che l’interesse personale prevale su quello collettivo.
Al momento sono solo voci ma di sicuro quella intrapresa è una strada che disperde voti e che praticamente riduce le possibilità di eleggere un proprio rappresentante che meglio tuteli anche gli interessi del comune.
“Un affronto al sindaco” da quello che si legge che potrebbe pregiudicare la stessa (probabile) elezione di un maceratese alla carica di consigliere della provincia.
Niente di ufficiale al momento ma se cosi fosse, di fronte ad un fatto politicamente rilevante, “qualcuno” potrà e dovrà (?) trarre le dovute conclusioni.
Aspettiamo e tra una settimana commenteremo la scelta della (DIS)UNIONE DEMOCRATICA.
Tutta la pressione nei confronti di Andrea Cardone Di Matteo, che dovrà dovrà prendere alla lettera uno dei motivi dominanti di Raf, “Self control”.