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Clan Zagaria, Diana si difende nell’interrogatorio fiume

 

CASAPESENNA. Lungo interrogatorio di garanzia per Giuseppe Diana, l’imprenditore arrestato con l’accusa di aver supportato il gruppo Zagaria.

“Peppe o’ biondo”, difeso dall’avvocato Guido Diana, ha risposto a tutte le domande del gip provando a chiarire la propria posizione in merito alle accuse mosse dalla Dda. Diana si è difeso evidenziando che si trattava di accuse già emerse in una precedente ordinanza poi annullata.

Il profilo delineato dall’Antimafia

DIANA Giuseppe, imprenditore edile di Casapesenna, è stato ritenuto gravemente indiziato di partecipare al sodalizio mafioso facente capo a Michele ZAGARIA ed a Filippo CAPALDO (con i quali era in diretto contatto) dapprima rivestendo, all’interno di esso, un ruolo meramente esecutivo (essenzialmente demandato alla cura della latitanza di Michele ZAGARIA ed alla raccolta dei proventi legati alla imposizione delle slot machines sui territori sui cui si estrinseca l’egemonia del clan) e, successivamente, dopo la cattura di Giovanni GAROFALO e dopo il matrimonio del DIANA con la figlia di Francesco ZAGARIA, cognato di Michele, assurgendo a figura imprenditoriale di rilievo nella cosca di Casapesenna, tanto da avviare numerosi interventi edilizi anche in territorio toscano, parte dei cui proventi sono stati dal GIP qualificati come diretti al clan.