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Spaccio: con i Sazioni al gabbio i sammarchesi hanno monopolio delle forniture. Ecco le zone

San Felice a Cancello. Spaccio di droga: con la retata di luglio ed il processo oramai prossimo della gang dei Sazioni, sul territorio della valle è stata siglata la pace tra due gruppi contrapposti.

Ora, senza il 44enne di via Ponte Trave, rinchiuso in cella, il monopolio delle forniture è nelle mani dei sammarchesi.

 

Biondillo li considerava i suoi nemici giurati, si voleva armare per andare a dare una lezione ad uno degli storici ras di quel raggruppamento (LEGGI QUI).

Nelle carte dell’indagine c’è un passaggio molto chiaro, lo riportiamo

 

Da edizionecaserta.net del giorno 1 agosto 2021, dialogo tra Biondillo

e il suo scudiero Andrea Di Caprio

 

Alessio: Filippo esce a mala testa, questo esce con la mala testa, ma che devo fare devo mettermi con il kalashnikov addosso veramente qua? Io li prendo, li porto all’appuntamento e li ammazzo a tutti e quattro i cinque (ride), e mi levo il pensiero Andrea, se no qua ci andiamo…. (incomprensibile) troppo assai! Cioè quando uno vuole fare tutt la stessa cosa non va bene più hai capito?

Andrea: Va buò è normale… è normale questo. E’ normalissimo.

 

C’era grande animazione, Alessio tra il serio ed il faceto dice che è pronto a fare una strage di cervinari, la conversazione è molto chiara.

Siamo nel periodo clou della tensione tra i due gruppi.

Alla fine però i sammarchesi, come abbiamo già detto, già poco prima del lockdown, e in particolare dopo una incredibile fuga di notizie, capiscono di essere stati intercettati e che c’è un’indagine che pende sulle loro teste e si ritirano in buon ordine.

E probabilmente, riallacciandoci a quanto abbiamo già detto, dal fronte sanfeliciano mandano avanti Salvatore Napolitano (lo tenevano sotto scacco) per carpire ulteriori informazioni presso un carabiniere in merito all’indagine.

Infatti in quelle carte c’è pure il nome dei sazioni…

 

Gli equilibri attuali

Adesso senza la presenza ingombrante del ras Biondillo, e dello stesso Gennaro Morgillo (lui da prima) i sammarchesi hanno il monopolio delle forniture e riforniscono quelli della zona centrale e collinare, cosa che prima non accadeva.

A raccogliere l’eredità di Alessio Biondillo c’è un gruppo che si è riciclato e che opera nella frazione Talanico/Cave e poi ci sono delle cellule sparse che a loro volta si rivolgono ai sammarchesi per le forniture.

Nella zona centrale è attiva una cella parte dalle case popolari.

Anche gli arienzani vanno a San Marco a rifornirsi, con l’arresto di Pelaggi, il gruppo di Capodiconca 2 è tornato ad avere il monopolio.