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Biondillo aveva mire anche sulle piazze di spaccio rifornite dai sammarchesi

Di 24 Luglio 2021Maggio 30th, 2022Cronaca, Maddaloni e Valle di Suessola

Valle di Suessola. Nell’ambito del controllo del territorio in merito alla gestione dello spaccio il periodo che va maggio/giugno 2019, fino all’inizio del 2020 è da considerare quasi una sorta di spartiacque.

Infatti l’operazione di questi giorni ha come genesi la primavera di quell’anno, con la famosa denuncia nei confronti dell’ex boss, Franchino Massaro ’75.

Nell’arco di questo periodo i gruppi che detengono la gestione dello spaccio sono diversi, e qualcuno cade prima nella rete delle forze dell’ordine, ma si tratta di episodi isolati che rientrano in attività più grandi, come nel caso di Clemente Pelaggi, ad esempio, arrestato il 7 dicembre 2019 e poi mercoledì scorso.

Non è l’unico caso.

C’era quindi una vera e propria faida tra vari gruppi (tantissimi), come emerge anche in quest’ultima ordinanza del gruppo Biondillo, gli atti di indagine sono chiari.

Nell’ordinanza dell’operazione di mercoledì scorso salta fuori anche il nome del ras della frazione San Marco, Filippo Piscitelli, alias ‘o Cervinar.

Alessio Biondillo vorrebbe mettere le mani anche sulla forniture a Santa Maria a Vico, in particolare quelle gestite da una storica famiglia di pregiudicati residenti nella zona alta.

Il 44enne di via Ponte Trave parla del cervinaro che da poco era stato scarcerato: “Filippo esce a mala testa, questo esce con mala testa”.

In pratica Biondillo con un tono ironico ma anche deciso fa intendere che è capace di qualsiasi cosa pur di raggiungere i suoi scopi.

Poi a proposito di Nuzzo dice: “Se lo fa dare da Filippo. Digli che si stanno in grazia di Dio, perché io con la testa non sto bene”.

Abbiamo già detto di Clementiello nel precedente articolo che rischiò agguato, insomma si guardava un po’ a casa degli altri e con livore.

Biondillo tira in ballo anche due fratelli sui quali manifestava dubbi, gente della zona del ‘tredici’, Luca e Francesco e voleva sapere come mai questo Luca non l’acquistasse da lui, visto che il fratello era loro cliente: “Quello scemo di Luchino è uno sporco e zuzzus, quel cristiano”.

Per controllarlo si offre quasi volontario Andrea 007 De Caprio che tira in ballo sempre questo cugino, al quale staranno fischiando le orecchie da ieri: “Metto a mio cugino, devo vedere”.

Alessio approva l’idea di Andrea.

Di Caprio gli voleva per forza far fare la vedetta…

Era in atto una vera e propria faida e giusto per la cronaca vi alleghiamo un articolo che abbiamo scritto in quei periodi, senza avere carte e guardate un po’ se non siamo stati ancora una volta sul pezzo.

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