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Badanti uccisi, la svolta: “L’assassino non è pazzo, fingeva”

 

SAN MARCELLINO/SAN MARCO EVANGELISTA. Il Gup del Tribunale di Siracusa Andrea Migneco ha rigettato la richiesta di incapacità presentata dai legali di Giampiero Riccioli, imputato dell’omicidio dei due badanti originari del Casertano, Alessandro Sabatino, 40 anni di San Marcellino, e Luigi Cerreto, 23 anni di San Marco Evangelista. Il giudice ha adottato la decisione sulla base dei risultati della perizia del professor Eugenio Aguglia, consulente del giudice incaricato di stabilire se l’imputato fosse capace sostenere il giudizio.

 

Per il consulente, infatti, Riccioli sta bene e avrebbe uno stato depressivo che, tutt’al più, può essere legato alla sua detenzione carceraria. Il Gup ha quindi stabilito che il prossimo 21 dicembre dovranno rassegnare le proprie conclusioni il sostituto procuratore Rosa Cantone e gli avvocati di parte civile – Natalino Giannotti e Ciro Paolo Ascione (per i familiari di Cerreto), Vincenzo Guida e Sabrina Girotti (per i familiari di Sabatino). In una successiva udienza toccherà ai difensori di Riccioli (Antonio Meduri e Dario Lombardo). Dei due badanti si persero le tracce nel maggio del 2014 ma il loro corpo venne rinvenuto solo nel febbraio 2021 nella villa del ristoratore Riccioli, figlio dell’anziano che i due assistevano, in contrada Tivoli, a una decina di chilometri da Siracusa. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Alessandro Sabatino e Luigi Cerrato, furono legati con delle fascette, fatti inginocchiare e sparati alla testa.

 

Una vera e propria esecuzione. Dopo il delitto furono sepolti nel giardino della villa in un punto su cui poi venne realizzato un barbecue in muratura. Secondo la Procura i due badanti avevano denunciato i maltrattamenti del figlio nei confronti del padre. Questo provocò forti dissapori che, secondo l’accusa, sarebbero il movente del duplice delitto. (ANSA