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Scacco alla camorra dei Quaqquaroni, il verdetto: 22 condanne. NOMI E FOTO

 

MARCIANISE. Ventidue persone sono state condannate in Appello nel processo sul clan Piccolo-Letizia di Marcianise che ha coinvolto anche alcuni alleati recalesi. Poche le riduzioni di pena da parte della Corte di Appello che ha confermato per la maggioranza degli imputati i quasi tre secoli di reclusione inflitti in primo grado.

Inflitti 20 anni ciascuno a esponenti di primo piano della criminalità organizzata come Andrea Letizia, Achille Piccolo, Antimo Mastroianni e Pasquale Piccolo, mentre se la cavano i pentiti, compreso Primo Letizia, l’ultimo dei Quaqquaroni a passare dalla parte dello Stato (al termine dell’articolo l’intero elenco degli imputati con le condanne, ndr).

Nel collegio difensivo gli avvocati Giuseppe Foglia, Andrea Piccolo, Angelo Raucci, Mariano Omarto, Gaetano Laiso, Nicola Marino, Mirella Baldascino e Massimo Trigari.

L’indagine

 

Le indagini della Dda si sono focalizzate sul clan Piccolo-Letizia e dell’analogo sodalizio denominato clan Perreca, ad esso federato, entrambi operativi sui territori di Caserta, Marcianise, Recale e aree contigue, dagli anni ‘90 ad oggi, in aperta e armata contrapposizione con il clan Belforte.

Sotto la lente dell’Antimafia il controllo delle attività economiche, il rilascio di appalti e servizi pubblici, il rilascio di concessioni e autorizzazioni amministrative, l’illecito condizionamento del diritto di voto, il reinvestimento speculativo in attività imprenditoriali, immobiliari e finanziarie, l’affermazione del controllo egemonico sul territorio, anche attraverso la contrapposizione armata con organizzazioni criminose rivali.

L’indagine fotografa la contrapposizione dei clan rivali sul territorio e la lunga scia di sangue che ne è conseguita nel ventennio dal 1990 al 2009 ed il successivo mutamento di strategia dei clan col passaggio dalla fase ‘armata’ a quella silente e virulenta dell’infiltrazione nel settore dell’imprenditoria.

Le attività investigative, incentrate sulle intercettazioni dei colloqui in carcere e sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, hanno offerto un rilevante spaccato delle tensioni interne al clan Piccolo, soprattutto tra la componente “Piccolo” e quella “Letizia”, negli anni successivi al 2005, allorquando, le numerose operazioni di P.G. e il proliferare di collaboratori di giustizia nelle fila del clan Belforte segnavano il progressivo indebolimento di tale sodalizio e la progressiva ripresa delle attività del clan dei Quaqquaroni, nell’ambito del quale iniziavano frizioni tra le due fazioni, per contendersi il ruolo di leader.

L’ELENCO DEGLI IMPUTATI

Nome condanne (tra parentesi la condanna in primo grado)

*Fabio Buanno 2 anni (2 anni in continuazione per complessivi 7 anni e 4 mesi)
*Luigi Caterino 1 anno (1 anno in continuazione per complessivi 8 anni e 7 mesi)
*Francesco Antonio Celeste 1 anno (1 anno in continuazione per complessivi 5 anni e 6 mesi)
*Maria Cristiano 6 anni e 8 mesi (6 anni e 8 mesi)
*Pietro De Lise 2 anni (2 anni in continuazione per complessivi 9 anni e 4 mesi)
*Andrea Letizia 20 anni (20 anni in continuazione per complessivi 30 anni)
*Antonio Letizia 20 anni (26 anni)
*Giuseppe Letizia 6 anni e 8 mesi (8 anni)
*Primo Letizia 6 anni e 4 mesi
*Michele Maietta 9 anni (10 anni in continuazione per complessivi 12 anni)
*Antimo Mastroianni 20 anni
*Antonio Nacca 13 anni (13 anni)
*Luigi Noia 10 anni e 8 mesi (10 anni e 8 mesi)
*Giovanni Perreca 20 anni (20 anni)
*Achille Piccolo 20 anni (20 anni)
*Angelo Piccolo 6 anni e 8 mesi (6 anni e 8 mesi)
*Palma Bellopede Piccolo 6 anni e 8 mesi (6 anni e 8 mesi)
*Domenico Piccolo 6 anni (10 anni)
*Francesco Piccolo (13 anni e 4 mesi in continuazione con pena complessiva di 16 anni e 4 mesi)
*Pasquale Piccolo 20 anni (20 anni in continuazione con pena complessiva a 27 anni e 6 mesi)
*Giovanni Timbone confermato
*Vincenzo Timbone 9 anni e 6 mesi (9 anni e 6 mesi)

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