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Oggi il centenario del Milite Ignoto e la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

 

Nazionale. Il 4 novembre 1921, esattamente 100 anni fa, ebbe luogo il trasporto e la tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria, sotto la statua della dea Roma.

La Nazione volle così onorare i sacrifici e gli eroismi della collettività attraverso una salma di un combattente ignoto.

Il feretro con i resti del caduto, trasportato dalla Basilica di Acquilea al Vittoriano a Roma, fu scelto da Maria Maddalena Blasizza in Bergamas (che aveva perso il figlio durante il conflitto bellico) tra undici bare tutte uguali di soldati non identificati, in rappresentanza di tutti i figli d’Italia che avevano subito le conseguenze devastanti della prima guerra mondiale.

Il Soldato Ignoto venne trasportato con un  treno speciale fino alla Capitale e da allora divenne simbolo di tutti i caduti e di lutto nazionale, unendo l’Italia all’omaggio a tutti i caduti in guerra.

Proprio l’altro ieri, in occasione del centenario, è stato ripercorso il viaggio del Milite Ignoto con un treno storico rievocativo partito da Aquileia e arrivato al binario 1 della stazione Termini di Roma.

Il “Treno della Memoria” ha voluto ricordare il valore dell’unità nazionale, una storia di impegno e sacrificio e il contributo imprescindibile della Difesa per il bene dell’Italia.

Le celebrazioni quest’anno si intrecciano con i 102 anni dall’istituzione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Viene commemorata oggi la fine vittoriosa dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Era, infatti, il 4 novembre 1918 quando entrò in vigore l’Armistizio, siglato il giorno prima a Villa Giusti (Padova) dall’Italia e dall’impero austro-ungarico, che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste portando a compimento il processo di unificazione nazionale. Terminò ufficialmente con questo atto il primo conflitto mondiale.

 

Una data ricca di storia, di valori nazionali e di eventi che si sono concentrati in piazza Venezia, sull’Altare della Patria. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le massime cariche dello Stato e militari si sono recati questa mattina al Vittoriano per rendere omaggio al monumento con la deposizione della corona d’alloro presso la tomba del Milite Ignoto.

A far da cornice all’evento tanti cittadini con in mano la bandiera d’Italia, l’Inno di Mameli e in occasione del centenario del Soldato Ignoto anche la canzone del Piave. Infine il passaggio delle Frecce Tricolori.

 

Il Presidente della Repubblica, nel messaggio inviato al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini ha sottolineato:

In questo giorno il pensiero va a quanti hanno sofferto, sino all’estremo sacrificio, per lasciare alle giovani generazioni un’Italia unita, indipendente, libera, democratica. 

L’intero popolo italiano guarda con sentimenti di commozione a tutte le vittime delle guerre. 

La loro memoria rappresenta il più profondo e sincero stimolo ad adempiere ai doveri di cittadini italiani ed europei.

Il centesimo anniversario della traslazione del Soldato Ignoto all’Altare della Patria richiama alla coscienza nazionale l’immane sacrificio delle Forze Armate e del Paese intero nei conflitti che hanno attraversato la storia europea del ‘900.

La nostra storia è segnata dalla tragedia della Prima Guerra Mondiale: nel dolore condiviso si è cementato un sentimento di fratellanza inestinguibile tra il Paese e i cittadini in uniforme》.

Mattarella rivolge poi un pensiero alle donne e agli uomini in uniforme il cui operato 《espressione di valore, professionalità e dedizione, è riconosciuto e apprezzato quotidianamente》.