Skip to main content

Obbligo Green Pass, protesta nel Casertano: operai bloccano azienda. LE FOTO

 

L’AGGIORNAMENTO

SAN TAMMARO Un centinaio di lavoratori della società multiservice Scarl in servizio al comune di San Tammaro sta protestando da questa mattina contro l’obbligo di Green Pass entrato in vigore oggi; gli addetti protestano presso la sede aziendale. E’ in corso una discussione con i vertici aziendali.

La multiservice Scarl effettua servizi per conto di enti pubblici come la Provincia di e la Regione e si occupa in particolare di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade, di pulizia con taglio della vegetazione infestante, potatura di siepi e delle essenze vegetali mediante squadre specializzate esperte nella cura e manutenzione

IL PRIMO LANCIO

SAN TAMMARO. Lavoratori addetti alla manutenzione stradale rendono noto di aver bloccato l’azienda di Napoli e Caserta, che ha sede nel comune di San Tammaro. Il picchetto con il blocco dei mezzi di lavoro è partito stamattina su iniziativa dei lavoratori ‘Banchi Nuovi’ iscritti al S.I.Cobas. “L’iniziativa – dicono – è contro l’obbligo vaccinale e per il ritiro del green pass, provvedimento scellerato e discriminatorio”.

 

La decisione è stata comunicata all’azienda ed ai lavoratori aderenti alle altre sigle sindacali. “Vogliamo lavorare tutti a prescindere dal green pass, non accettiamo il ricatto del governo. Non possiamo sostenere una tassa occulta come quella del tampone ogni 48 ore”, sottolineano i manifestanti.

 

La decisione presa in assemblea

“Ieri in un’ assemblea partecipata da lavoratori, insegnanti e proletari abbiamo deciso di dare seguito alla nostra battaglia e rivendicazione del “no al green pass”ed al vaccino obbligatorio chiamando una mobilitazione unitaria di tutti i lavoratori della manutenzione stradale iscritti al si cobas presso il cantiere di San Tammaro, e attuando uno stato di agitazione dopo il totale silenzio dell’ azienda Multiservice sulla richiesta di un tavolo di confronto per trovare soluzioni all’applicazione del dispositivo green pass, visto che risultano fino alla giornata di ieri 70 lavoratori iscritti al nostro sindacato non in possesso del lasciapassare, oltre a coloro che pur vaccinati si oppongono al green pass strumento vessatorio e divisivo dei lavoratori e che incide sui già bassissimi salari della manutenzione stradale senza garantire in nessuna misura la sicurezza sanitaria e di contagio da covid 19.” fanno sapere i Cobas dei Banchi Nuovi.

“Abbiamo deciso di individuare il cantiere di San Tammaro come concentramento di una chiamata generale perchè più grande numericamente e più facile nel raggiungere geograficamente, oltre al fatto che il lotto di Napoli e Caserta e’ sempre stato da capofila per tutta la manutenzione stradale.

La nostra valutazione di mobilitarci il 15 ottobre e dovuta non solo nella necessità di tutelare tutti quei lavoratori iscritti e non iscritti al si cobas che ,per scelte individuali non hanno accettato la campagna vaccinale, ma anche per creare un legame con la lotta che i portuali di Trieste e non solo (vedi il porto di Genova ed altri scali portuali) stanno portando avanti per l’abolizione del green pass dando un segnale forte alla classe operaia.

Purtroppo come accade spesso nella manutenzione stradale e stato messo in piedi il teatrino di contrapposizione tra lavoratori di sigle sindacali diverse dovuto più ad ambizioni di onnipotenza e leaderismo personale che da reali divergenze tra lavoratori, si e’ costruito un clima di terrore e di disinformazione creando ansia anche tra i nostri iscritti ed apprensione ingiustificata tra tutte le maestranze e come risultato favorisce solo il padrone e gli interessi economici aziendali (vorremmo sempre capire a quale scopo?), si mandano segnali e comunicazioni subdoli di rischio chiusura dell’azienda, licenziamenti, provvedimenti disciplinari, si paventa il rischio della perdita della giornata lavorativa a causa di quei colleghi che non hanno il green pass e che saranno fuori i cancelli per entrare semplicemente a lavorare (volendo creare così ad arte un clima ostile se non peggio.)

Chiediamo solidarietà e sostegno non per i lavoratori senza green pass ma per tutti i lavoratori vaccinati e non contro questo feroce attacco alle nostre condizioni di vita di salute e di lavoro.”

LE FOTO