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L’editoriale. L’avvocato Vinciguerra, un predestinato che ha riscritto la storia del suo paese

Cervino (Luigi Criscuolo). Seguo questa zona a livello giornalistico dalla fine del 2003.

Fino al 2014 sulla carta stampata e poi dal 2015 con la nascita di Edizione Caserta siamo diventati un riferimento assoluto per le news nella valle e non solo.

 

Era stato il sogno di Michele Vigliotti

 

 

In occasione delle elezioni del 2004 mi ricordo di aver seguito molto da vicino le vicende della lista del compianto professore Michele Vigliotti, uno che in quella fase del mio percorso sentivo spesso proprio per le notizie di Cervino.

Durante le nostre telefonate le sue parole mi illuminavano, era davvero un piacere ascoltarlo…

Quella volta le liste erano 3 e mi appassionai non poco al tentativo ambizioso del prof di sfatare il tabù Cervino capoluogo.

I suoi avversari erano i dominatori della politica locale, i compianti (anche loro) Giovanni Piscitelli e Carlino Piscitelli.

Michele Vigliotti suscitò in me più interesse, era preciso ed era il migliore, ci forniva più contenuti, la sua mission era romantica, quella di spezzare questa egemonia messercolese, la tradizione come l’ha chiamata Filippo Caturano dal palco che durava da oltre 70 anni.

 

Giovanni dominò

Vigliotti però perse quelle amministrative che furono dominate dalla lista Uniti per Cervino di Giovanni Piscitelli, con oltre il doppio dei voti rispetto ai suoi avversari.

Oggi Giuseppe Vinciguerra è riuscito nell’impresa che quasi tutti pensavano fosse irrealizzabile, con un percorso di grande sagacia, di maturità politica che lo eleva a mattatore assoluto di questa cittadina.

 

Un muro virtuale: non ne potevamo più

 

Non ne potevamo più di questa barriera virtuale posta all’inizio di via Monsignor Pascarella, ma che sciocchezza…

In tanti, negli anni scorsi, non si sono candidati a sindaco perché originari di Cervino capoluogo.

La vittoria strameritata dell’avvocato Giuseppe Vinciguerra è uno spartiacque non da poco, i ragazzi di Cervino capoluogo oggi 18enni, potranno sognare che tra dieci anni avranno una possibilità di scendere in campo per la propria terra, senza fare i conti con stupide dicerie.

 

Avversari ridimensionati

 

Auspico inoltre che queste elezioni, visto il consenso bulgaro ottenuto dal vincitore, possano ridimensionare, a livello politico, alcuni personaggi che hanno fatto il loro tempo e che dovrebbero imparare a porsi al popolo con un atteggiamento diverso.

Basta con le sceneggiate, anche nel 2021 in parte è stato dato spettacolo, con toni non sempre piacevoli, cadenze mercatali e contenuti da mettere nel cassetto.

Il paese ha bisogno di ripartire dalla competenza, dall’entusiasmo dei ragazzi e noi, in queste settimane, tutto ciò lo abbiamo ritrovato nella lista di Giuseppe Vinciguerra, ‘Siamo Cervino’.

Giovani a cui auguriamo di fare il massimo, di cambiare veramente il proprio paese, e questo non dovrà essere solo uno slogan. Vigileremo…

A tratti l’avvocato ci è sembrato quasi spiritato e quando ci incontrammo ad inizio luglio era già convinto che sarebbe stato sindaco, lo guardai con aria stupita e dissi: “Ma dove vai, dove ti incammini?”.

L’avevo sottovalutato ma poi mi sono ricreduto un paio di settimane dopo, lessi nei suoi occhi che sarebbe diventato il primo cittadino del capoluogo, dissi tra me e me: “Questo ragazzo riuscirà nell’impresa, ora o mai più, e poi qualcuno coniò il claim #unavoltapertutte”.

 

Il 2021 è stato il suo anno

 

L’anno 2021 è nel segno dell’avvocato di via Murrilli: ha raggiunto a 34 anni un traguardo lavorativo, la sua compagna aspetta una bimba ed è diventato sindaco spezzando le catene di una tradizione ridicola. Soltanto il primo sindaco di Cervino (non eletto) proveniva dalla frazione capoluogo, si andava a cavallo, proprio dalla stessa strada in cui abita Giuseppe Vinciguerra, che oggi ha riscritto la storia della sua comunità, un predestinato e per questo salutiamo la sua netta affermazione con entusiasmo e gli facciamo un grande in bocca al lupo.

Voglio inoltre idealmente abbracciare la famiglia della prima eletta Giuseppina Piscitelli che meritava più di tutti di riprendersi moralmente almeno un pezzettino di quello che gli è stato strappato via…

E’ un nuovo inizio per una nuova era…