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Passaggio di consegne in atto nei Casalesi, giovani alla guida del clan

 

CASAL DI PRINCIPE. E’ in atto un passaggio di consegne nel clan dei Casalesi. E’ questo il quadro delineato dall’ultimo rapporto della DIA.

“Il quadro di conoscenze sull’operatività e la struttura dei clan riconducibili al cartello dei CASALESI si è arricchito negli ultimi tempi delle informazioni fornite da nuovi “eccellenti” collaborazioni di giustizia. Alcuni pregiudicati in passato esponenti di vertice dei clan SCHIAVONE, BIDOGNETTI e ZAGARIA stanno consentendo di ricostruire, ad esempio, l’evoluzione e i rapporti con il mondo dell’imprenditoria e della pubblica amministrazione. Del resto le conseguenti numerose vicende giudiziarie sembrerebbero aver inciso sulla struttura federativa dell’organizzazione criminale, rendendo sempre più concreta l’ipotesi che le varie fazioni gestiscano ormai autonomamente il proprio territorio e le connesse attività illecite.

 

L’organizzazione conserverebbe tuttavia le peculiari caratteristiche di struttura dotata di una forza di intimidazione e assoggettamento tale da contenere eventuali scissioni interne La progressiva evoluzione del cartello vede poi le compagini dei CASALESI connotate dalla presenza di giovani, per la gran parte rappresentanti delle ultime generazioni delle famiglie mafiose, orientati verso la creazione di estemporanee aggregazioni criminali. Tutto ciò assieme alla necessità di rimpinguare le casse sembrerebbe favorire il sempre più frequente ricorso da parte di alcune componenti della federazione anche al traffico a livello locale degli stupefacenti un campo che in passato nell’orientamento strategico casalese era solo episodicamente contemplato. Significativa al riguardo l’operazione conclusa dai Carabinieri il 6 luglio 2020 che ha fatto luce su una “stabile organizzazione criminale” finalizzata al traffico di stupefacenti, strutturata con una precisa suddivisione dei ruoli, dotata di mezzi e risorse finanziarie e diretta dal figlio di un esponente di spicco della famiglia SCHIAVONE attualmente detenuto in regime differenziato”