Capodrise. Durante la presentazione di ieri in piazza De Filippo dei candidati della lista Siamo Capodrise il candidato sindaco Enzo Negro ha smentito, con documenti alla mano, tutte le accuse ricevute dagli avversari durante la campagna elettorale. “Come ho più volte ribadito e consigliato a chi denigra– ha sottolineato Enzo Negro- prima di parlare sarebbe opportuno documentarsi ed ancora una volta Fattopace e Belfiore hanno falsificato la realtà gettando fango su di me e sulla mia famiglia, insinuando interessi personali inseriti all’interno del PUC. Ebbene, come si può leggere dagli atti pubblici , visionabili da tutti: NON È COSÌ. Dirò di più io quel PUC non l’ho votato perché non ero in giunta ed i miei terreni, così tanto oggetto del contendere, non hanno subito alcuna variazione di classificazione e mantengono la stessa destinazione urbanistica.
Capisco che non avendo argomentazioni e contenuti da esporre ai capodrisani chiamati al voto il prossimo 3 e 4 ottobre, si cerca in tutti i modi il consenso, ma a tutto c’è un limite. Questa campagna elettorale ha evidenziato la vera natura di certe persone, la mancata conoscenza del territorio porta a raccontare falsità su un territorio che ha semplicemente bisogno di essere amministrato con lealtà, trasparenza e competenza. Capodrise non è in una situazione apocalittica come la stanno descrivendo, né tantomeno è da terzo mondo.
Fare terrorismo psicologico perchè non si hanno argomenti è tipico di chi sa di essere perdente. Noi saremo sempre solo ed esclusivamente dalla parte dei cittadini perchè liberi da ogni accordo sottobanco e liberi da debiti elettorali che impediranno di governare. Noi avremo un solo debito morale ed è nei confronti dei nostri concittadini che avranno tutto il diritto di essere informati passo passo su tutte le azioni che intraprenderemo per il benessere e salvaguardia della nostra comunità.”
Negro proprio all’inizio ha stigmatizzato anche su chi realmente comanda nella lista Alleanza per Capodrise, dicendo che non è la Belfiore e anche sulle contraddizioni che emergono tra gli stessi candidati.
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