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Il raid: “Non chiamare i carabinieri perché abbiamo visto da dove sei uscito e sappiamo dove venire”

Santa Maria a Vico. Avevamo contezza di quanto stava accadendo a Santa Maria a Vico già nel pieno dell’estate con tutti quei raid e quelle mini rapine, basta andare a farsi un giro nel nostro archivio, abbiamo scritto nei dettagli, riportando fatti e situazioni che abbiamo poi ritrovato come modalità d’azione nell’informativa dell’arresto di Giulio De Matteo.

LEGGI QUI PER VEDERE COSA SCRIVEVAMO NELLE SCORSE SETTIMANE MOLTO PRIMA DELL’ARRESTO

Una metodologia di azione che denota grande spregiudicatezza ma visto quanto ha dichiarato l’arrestato, sicuramente condizionata dall’uso del Crack, infatti nel recente passato dava meno fastidio.

Ecco un paio di episodi dei 7 che sono finiti nel fascicolo, ma sicuramente sono molti ma molti di più.

Il 17 settembre il ras originario dei Figliarini si introduce nell’abitacolo dell’auto di un ragazzo di nome Luigi e gli ordina di portarlo a fare un giro, dapprima si impossessa del telefono cellulare e del portafoglio della vittima con all’interno 25 euro (il telefono e il portafoglio senza danaro veniva restituito) e successivamente costringeva la vittima a recarsi presso lo sportello ATM ed a prelevare la somma di 250 euro della quale si impossessava per poi gridargli:

“Oh velocizzati, muoviti, fai presto, corri, dopo non ti permettere di chiamare i carabinieri o la polizia perché abbiamo visto da dove sei uscito e sappiamo dove venire”.

 

La rapina della moto

 

Il 19 settembre invece un ragazzo veniva rapinato dello scooter SH 300. Il giovane B.S., veniva fermato da Giulio De Matteo che era a piedi e gli chiedeva un passaggio.

Il 29enne gli chiedeva se poteva guidare lui, la vittima, intimorita, acconsentiva e poi veniva minacciato: “Scendi dalla moto, muoviti, scendi, altrimenti di ammazzo di botte”.

Il proprietario del veicolo si rifiutava e veniva colpito al volto e al corpo con pugni e calcio, e il pregiudicato si dava alla fuga con l’SH del valore di oltre 5 mila euro.

Davvero una cosa terribile, tanti giovani sono finiti nel mirino del ras.