Cervino. “Il PUC, Piano Urbanistico Comunale, è uno strumento essenziale di pianificazione per l’intero territorio, che non solo ci consentirà di dare il via a una nuova stagione edilizia, ma ci permetterà anche di aprire economicamente il nostro Comune, essendo il suo aggiornamento atto propedeutico all’approvazione di una zona industriale”: con queste parole Giuseppe Vinciguerra, candidato sindaco della lista Siamo Cervino, chiude il ciclo dei cinque punti fondamentali che costituiscono il programma elettorale. Tanti gli obiettivi elencati nel corso degli appuntamenti pubblici con i cittadini, ma, come era già stato più volte chiarito, il PUC si configura come uno dei propositi principali, su cui lavorare nell’immediato, anche in considerazione della sua mancata realizzazione per moltissimi anni. “Siamo fermi da oltre quarant’anni – ha dichiarato Vinciguerra – e, in questo arco di tempo così ampio, il nostro paese è cambiato, sono cambiate le esigenze del territorio e della popolazione; l’ultimo disegno, arenatosi alla fase di proposta generale, risale a poco più di dieci anni fa, ma, anche rispetto a quell’idea, considerando le attuali necessità, occorrono una revisione totale e un adeguamento alle problematiche e ai bisogni di oggi”.
Negli anni scorsi si era avviato l’iter per la realizzazione del Piano, arenatosi, poi, in più occasioni: ”Sicuramente – ha precisato – va ripreso quanto lasciato in precedenza, soprattutto in termini di accordi già esistenti con studi specializzati in pianificazione urbanistica, dando vita a un tavolo di professionisti che possano, con una sinergia di intenti, procedere a redigere quegli elaborati cartografici, tecnici e normativi, atti a regolare proprio le attività di trasformazione urbana e territoriale”.
La mancata realizzazione del PUC incide, inoltre, sull’economia del paese: “La nascita di nuove attività economiche e commerciali – ha continuato – è ugualmente frenata da questa situazione, che blocca il nostro sviluppo anche su quel fronte; in tal senso, il tavolo va ampliato e aperto a un confronto con gli imprenditori, le varie categorie e, più in generale, gli addetti ai lavori, per stabilire quali siano le reali esigenze e dare una visione più univoca sul futuro del territorio”.
Tutto parte dal nuovo Piano, nelle cui impostazioni dovranno essere oggetto di particolare studio, tra gli altri elementi, le caratteristiche geologiche del suolo, le caratteristiche delle attività economiche locali prevalenti, le direttrici di sviluppo dell’abitato e la topografia sociale del centro urbano: “Il PUC – ha aggiunto – include l’intera pianificazione del territorio comunale, comprendendo un’analisi a 360 gradi, ad esempio in termini di confini e delimitazioni dei futuri insediamenti, nella designazione delle aree destinate a formare spazi di uso pubblico, nell’inquadramento degli spazi sottoposti a speciali vincoli o a particolari servitù e si potrebbe continuare ad elencare tutti quegli aspetti che non possono più essere rinviati e trascurati nel nostro Comune. In altre parole, il PUC si concretizza in crescita e sviluppo, consentendo anche di configurare migliori profili urbanistici, di dare armonia al territorio, valorizzando le sue ricchezze naturali. Non c’è molto altro da dire, se non che il nostro impegno sarà in quella direzione già nei primi cento giorni e l’urgenza è comprensibile, considerando che il Piano Urbanistico Comunale rappresenta, ad oggi, il vero cuore pulsante del nostro territorio”.