CASERTA. Sono tutti napoletani del quartiere di San Giovanni a Teduccio i quattro fermati dagli agenti della polizia stradale di Caserta e Frosinone per gli assalti alle arre di servizio. L’ordinanza è stata eseguita nei confronti di Angelo Guadagno, Marco Mirra, Salvatore Silenzio e Antonio Pagano.
Le indagini sono iniziate a seguito di una denuncia di furto sporta da un autotrasportatore, sono state identificate quattro persone dedite alla commissione di furti pluriaggravati in danno dei veicoli commerciali in sosta nelle aree di servizio autostradali.
Le modalità operative con le quali venivano realizzati i furti consistevano dapprima nel perlustrare le aree di servizio a bordo di veicoli noleggiati da soggetti prestanome, al fine di individuare il mezzo in sosta da depredare mentre il conducente stava effettuando la pausa lunga in orario notturno. Una volta individuata la vittima, veniva praticato un taglio del telone di copertura del semirimorchio, al fine di verificare la natura della merce trasportata. Subito dopo sopraggiungeva un autocarro, con un complice a bordo, sul quale veniva velocemente trasbordata la merce sottratta approfittando del fatto che il conducente del mezzo depredato stesse dormendo.
Il gruppo criminale prediligeva per le proprie azioni l’area di servizio La Macchia di Anagni, ove sono stati realizzati almeno due furti, nel corso dei quali sono stati rubati capi d’abbigliamento e utensili per la lavorazione del metallo.
Subito dopo aver commesso il furto i responsabili si dirigevano, a bordo dei mezzi utilizzati, verso il luogo di provenienza, ovvero la zona sud di Napoli, ove veniva scaricata la merce rubata, che successivamente veniva piazzata sul mercato illecito attraverso alcuni ricettatori.
In un caso, nella fase di rientro, è stato eseguito un furto all’interno dell’area di servizio Teano nel corso del quale è stato asportato da un tir in sosta un consistente carico di televisori. Le indagini, consistite in attività tecniche, servizi sul territorio ed acquisizione dei filmati di registrazione delle telecamere di sicurezza delle aree di servizio e della rete autostradale, hanno consentito di acquisire elementi utili all’emissione di un’ordinanza dispositiva di misure cautelari nei confronti di tre soggetti.
Una quarta persona indagata per gli stessi fatti già si trova in carcere per altri motivi, sempre legati a reati commessi in danno di autotrasportatori.