CASAPESENNA. La Corte di Cassazione salva i fratelli Zagaria. La Seconda Sezione della Suprema Corte ha respinto il ricorso presentato dal procuratore generale contro la sentenza dello scorso marzo con la quale la Corte di Appello aveva mandato assolti 8 imputati.
Si salvano dall’accusa di estorsione Carmine e Antonio Zagaria, fratelli del boss d Michele Zagaria, i nipoti Filippo, Raffaele e Francesco Capaldo, oltre a Ciro Benenati, Pasquale Fontana e Nicola Diana.
Tutti, già assolti in primo grado, erano accusati di estorsione con l’aggravante mafiosa commessa nei confronti dell’imprenditore del settore lattiero-caseario Roberto Battaglia, che aveva denunciato gli Zagaria, finendo anche sotto scorta (il dispositivo di sicurezza gli è stato revocato un anno e mezzo fa).
La Procura generale aveva chiesto per tutti condanne da sei a 14 anni di carcere, ma i magistrati d’appello hanno condiviso l’impostazione dei difensori degli imputati, che puntavano sull’inattendibilità di Battaglia, emersa dalle dichiarazioni del pentito Massimiliano Caterino, ex braccio destro del boss Michele Zagaria, che aveva raccontato che Battaglia era amico dei fratelli Zagaria tanto da aver preso parte anche al matrimonio di Carmine Zagaria.