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Otto colpi contro casa Don Diana, sindaco sul posto. Le indagini

 

CASAL DI PRINCIPE. In totale sono otto i colpi di pistola esplosi contro la sede di casa Don Diana: 4 hanno raggiunto la finestra mandandola in frantumi, altrettanti pallini sono stati rinvenuti a terra dei carabinieri della locale Compagnia impegnati nei rilievi. L’ipotesi è che sia stata utilizzata una pistola a gas.

Le reazioni

 

Episodio inquietante quello capitato a Casa Don Diana a Casal di Principe, dove gli attivisti hanno denunciato alle forze dell’ordine l’esplosione di colpi di arma da fuoco contro la sede del Comitato. Il Coordinamento Provinciale di Articolo Uno Caserta e della Campania, nell’esprimere massima solidarietà ai volontari, chiede al Prefetto di Caserta e alle autorità preposte di profondere il massimo impegno affinché siano individuati al più presto i responsabili di questo vigliacco atto. Lo Stato deve produrre il massimo impegno affinché la criminalità organizzata non rialzi la testa nel territorio casertano e si affermi definitivamente la cultura della legalità.

 

“Deve essere garantita – dichiarano il coordinatore provinciale di Articolo Uno Alessandro Tartaglione ed il responsabile legalità Antonello Fabrocile massima tutela nei confronti di coloro che quotidianamente si adoperano in maniera volontaria affinché i beni confiscati alla camorra rivivano in funzione sociale, innescando processi di sviluppo locale e accrescimento della coesione delle comunità, oltre che rappresentare momenti di formazione per una coscienza civica e di legalità. Il nostro partito si adopererà affinché sia data massima attenzione a questi temi anche con l’organizzazione di iniziative volte alla divulgazione di esperienze positive oltre che all’evidenziazione di elementi di difficoltà che limitano lo spirito legislativo che sta alla base dell’utilizzazione degli immobili confiscati alla criminalità”.

 

Sindaco sul posto

Il sindaco dimissionario Renato Natale ieri si è recato nell’area dell’intimidazione: “Ieri sera, dopo una giornata convulsa e faticosa, sono stato avvisato che alcuni proiettili erano stati sparati verso le finestre di Casa don Diana. Sono andato immediatamente sul posto. L’episodio, che immediatamente qualcuna definisce “una ragazzata”, è di estrema gravità. Casa don Diana è simbolo dei processi di riscatto di questa Città; prima la mostra degli Uffizi, a dare il segno della rinascita, e poi le centinaia di iniziative per la legalità, ma anche per la cultura, per i giovani etc. etc. Quel luogo è oramai punto stabile di riferimento di decine di Organizzazioni sociali. Certo può essere stato il gesto di qualche ragazzo desideroso di fare solo un po’ di danno, ma questo non sminuisce la gravità del gesto. Sul posto c’erano già i carabinieri a svolgere le loro indagini e sono sicuro che la loro professionalità porterà in tempi rapidi a risultati e sapremo chi è l’autore dello gesto. Intanto però facciamo sentire agli amici del Comitato don Diana la nostra vicinanza e l’invito a continuare tranquillamente e con serenità la loro azione.”