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Genny sulle spalle degli amici per l’addio. L’emozione del vescovo: “Perdonaci”. IL VIDEO

 

CASERTA/SAN MARCO EVANGELISTA. Nemmeno lo scroscio degli applausi è uguale. E’ un suono cupo come quella maledetta notte che ha strappato via per sempre a una famiglia un ragazzo di 18 anni. Gennaro Leone, il giovane pugile assassinato tra sabato e domenica notte, nel cuore della movida casertana, ha perso l’ultimo tratto di vita terrena quasi come se fosse una di quelle serate indispensabili alla sua età ma che ora fanno paura anche solo a pronunciarle.

Era circondato dai suoi amici, tutti in bianco, come la bara che portavano in spalla. E il pensiero va a sabato notte quando hanno provato a sorreggerlo per strapparlo a quel destino crudele che si è palesato alle 3 del mattino all’ospedale di Caserta dove è spirato.

Un turbinio di emozioni che ha toccato anche il vescovo di Caserta, monsignor Pietro Lagnese che ha officiato la celebrazionE nella chiesa dello Spirito Santo a San Marco Evangelista: “Perdonaci Gennaro, siamo tutti colpevoli. Perdonaci”.

Un monito per una comunità che da quella sera vede i suoi figli più giovani e indifesi con altri occhi. Accanto al vescovo c’erano don Ferdinando Latino, don Giuseppe Di Bernardo e don Maurizio Patriciello, giunto da Caivano, la città di Gabriel, il coetaneo di Genny che ha messo fine con quel fendente ad una vita, rovinandone per sempre un’altra.

“Il sangue versato da Gennaro non sia vano” ha detto Lagnese, poco prima che uno stuolo di palloncini bianchi si alzasse al cielo per indicare al giovane pugile la strada del Paradiso.

Video di G. Ferruccelli