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Una famiglia nella dimora di parenti morti per virus, l’altra trova casa grazie a Curia

 

CASAL DI PRINCIPE. È partita in via Ancona la demolizione dell’immobile abusivo di due piani situato in via Ancona, in una zona dove la maggior parte delle abitazioni è abusiva perché realizzata circa 20 anni fa quando mancavano piani regolatori e altri strumenti urbanistici; una zona dove le strade non sono asfaltate e mancano servizi. L’abbattimento è partito con ritardo per la protesta dei residenti, che non volevano lasciare l’abitazione. “Ogni colpo della ruspa è una pugnalata al cuore” dice la proprietaria di un altro stabile vicino, pure abusivo. “Tanti sacrifici inutili”.

 

La destinazione dei due nuclei

“La casa è stata abbattuta, ma ora ci aspettiamo delle risposte dal tavolo interministeriale convocato dal ministro Mara Carfagna”. E’ quanto afferma l’assessore all’istruzione del comune di Casal di Principe Marisa Diana, al lavoro in queste ore con il sindaco dimissionario Renato Natale per cercare di trovare una sistemazione alle due famiglie che risiedevano fino a stamani nell’immobile di via Ancona, che è stato demolito perché abusivo. Le due famiglie sono legate da stretti legami di parentela, in quanto nelle due coppie di coniugi con due figli ciascuna, i mariti sono fratelli gemelli.

 

Uno dei nuclei ha trovato posto per ora nelle case popolari dove vivevano altri parenti deceduti qualche mese fa per Covid, per il secondo nucleo si è mossa la Diocesi di Aversa, attraverso il vicario don Franco Picone, che ha proposto la sistemazione nella parrocchia di San Nicola di Bari di Casal di Principe, la chiesa dove Don Peppe Diana celebrava e fu ucciso, o di reperire un appartamento il cui fitto sarebbe a carico della Curia.