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Usura e arresti nella valle: ecco quando e dove è partita l’indagine

Valle di Suessola. Usura ed arresti nella Valle, l’operazione di ieri della Finanza di Marcianise ha rivelato l’altra faccia di quella che sembra a tutti gli effetti un’organizzazione criminale, o meglio una cellula indipendente derivante dal clan Massaro.

Così la definiscono gli inquirenti per i trascorsi di alcuni soggetti, tra cui il ras Clemente Crisci alias ‘o Semmentone.

Ma il protagonista assoluto, il mattatore è ancora Alessio Biondillo, la mente dell’organizzazione, supportato dal solito Andrea capa di bomba Di Caprio e da Angioletto della ferramenta.

Tutto nasce da un’intercettazione ambientale del 28 agosto 2019 a casa di un imprenditore di Caserta città, dove si reca, Vincenzo Guida, amministratore unico del locale Smav, con lui c’era anche un ras della valle, non indagato in questo procedimento.

 

Guida nel corso della visita a questo imprenditore riferisce che nel mese di dicembre 2018 il ras Alessio Biondillo gli aveva proposto un acquisto di cambiali del valore di euro 48000 al prezzo di euro 30000. Cambiali sottoscritte dai proprietari di una concessionaria della zona in favore di un soggetto di Santa Maria a Vico (la vittima), per l’acquisto di un terreno e che il suddetto aveva necessità di scontare in quanto in difficoltà finanziarie.

Guida rivela di aver quindi consegnato 30 mila euro in contanti al ras Alessio Biondillo.

In questo passaggio i protagonisti dell’inchiesta contavano di ottenere 18 mila euro di interessi.

Insomma siamo sempre nello stesso periodo in cui i carabinieri indagavano su Biondillo e Di Caprio per la droga e la Finanza cominciava ad indagare su questo giro di usura che vedeva come vertice il solito ras di via Ponte Trave.

Siamo altresì convinti che potrebbero esserci ulteriori sviluppi in quanto le indagini non si fermano a questa singola inchiesta, che vede soltanto due ‘vittime’ di usura diverse.