CASAL DI PRINCIPE. La giornata della tensione a Casal di Principe si è conclusa in serata con un sit-in spontaneo davanti all’abitazione che domani potrebbe essere demolita.
Qualche decina di manifestanti ha fatto sentire la propria voce dopo la clamorosa decisione del sindaco Renato Natale di dimettersi in segno di protesta contro la decisione della Procura di non voler concedere 100 giorni di sospensione per la demolizione.
In ballo c’è il destino di due famiglie con quattro minori che sono in pratica senza un tetto (nel filmato l’urlo disperato di una delle residenti).
La solidarietà di Legambiente
“Le demolizioni degli immobili costruiti illegalmente sono l’unico antidoto, purtroppo assai poco utilizzato, alla realizzazione di nuove case abusive, che continua ad essere una piaga del nostro Paese, soprattutto nel Mezzogiorno. Le situazioni di effettivo bisogno, per cui la demolizione della casa abusiva riguarda l’unica abitazione disponibile per il nucleo familiare, come nel caso al centro della protesta del sindaco di Casal di Principe, vanno valutate caso per caso, con il supporto dei servizi sociali, in modo da garantire un alloggio, anche se momentaneo, a chi ci viveva.
Non è pensabile che a fronte di una grave carenza di case popolari e di edilizia sociale per chi non può permettersi di pagare un affitto secondo i prezzi di mercato, tale da determinare lunghe graduatorie soprattutto nelle aree metropolitane, chi ha deciso di violare la legge, costruendosi una casa abusiva, approfittando anche dell’inerzia delle istituzioni, acquisisca una sorta di ‘priorità’.
Con queste indispensabili premesse, Legambiente si associa alla richiesta di sospendere momentaneamente l’esecuzione della sacrosanta ordinanza di demolizione dell’immobile abusivo emessa dalla magistratura, augurandosi che venga quanto prima predisposto un Piano nazionale di lotta all’abusivismo edilizio”: così Stefano Ciafani e Mariateresa Imparato rispettivamente presidente nazionale e presidente regionale di Legambiente sulle dimissioni del Sindaco di Casal di Principe, in seguito alla mancata proroga richiesta alla Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha ordinato di abbattere una casa abusiva in cui vivono quattro minori