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Ucciso a 18 anni, il maestro di boxe: “Buon viaggio, figlio mio”

 

CASERTA/SAN MARCO EVANGELISTA. Era un padre. Per lui e per i tanti ragazzi che sul ring si sono alternati in un questo territorio dove mettere i guantoni a un giovane significa strapparlo alla violenza. Ci stava riuscendo il maestro Antonio Coppola, che oggi ha davvero perso una parte di sè insieme al suo allievo Gennaro Leone, ucciso a 18 anni a coltellate dopo una lite.

Le sue parole commuovono e fanno rabbrividire al pensiero di cosa è accaduto in una notte tragica di fine agosto: “Questa è stata la nostra ultima foto insieme, il tuo 18esimo compleanno dove hai voluto la mia presenza. Io non realizzo, non accetto, non ho parole per descrivere tutte le emozioni che sto provando in questo momento. Dal primo giorno che sei entrato in palestra ho sempre creduto che saresti stato un campione, lo eri.

Sarai per sempre nel mio cuore e il tuo ricordo vivrà per sempre, dentro la tua famiglia, me e tutti i tuoi amici della palestra, che sarà vuota senza di te. Buon viaggio figlio mio, il tuo maestro. ASD Energy Boxe Caserta Team Coppola, il presidente Virginia Caffo e tutto il consiglio direttivo..”