Skip to main content

Addio prof: si spegne storica firma e stimato docente

Santa Maria Capua Vetere. Si è spento Silvio Laudisio, giornalista e docente presso il “Nevio” di S.Maria C.V., uomo amante della cultura, protagonista della “Lectura Dantis”.

Il ricordo di Foglie di Lauro, la pagina di Lauro: “Rivolgo il mio pensiero di viva e sentita compartecipazione alla sua famiglia , ai parenti , segnatamente alla sorella, ex docente dell’Amaldi, e a quanti lo rimpiangono per tutto quello che egli ha rappresentato nella nostra città!

 

Silvio Laudisio non è più tra noi, ma il suo ricordo resterà nel cuore di quanti gli hanno voluto bene. Lascia un grande vuoto nella vita di chi ha saputo amarlo, apprezzarne le doti umane, l’immensa cultura, la disponibilità dimostrata nel sociale. Professore di Greco e di Latino, era stato titolare di cattedra presso il “Classico” di Santa Maria Capua Vetere, sua città natale. Il suo era un amore sincero e leale per la scuola, ma soprattutto per gli studenti, che lo consideravano un punto di riferimento, non solo nell’ambito formativo, ma anche nella vita. Era legato alla sua terra, alla sua Santa Maria, di cui aveva seguito con impegno e professionalità le varie fasi della politica, lo sport e la cultura, rendicontando, con cronache minuziose e dettagliate, i fatti e gli avvenimenti cittadini, soprattutto attraverso le pagine de Il Mattino, di cui era corrispondente. Giornalista pubblicista attento e scrupoloso, aveva sostenuto con impegno le attività redazionali dapprima nell’emittente radiofonica Tele Radio Volturnia e, poi, quelle televisive del canale 53,TeleTifata, di cui per anni è stato il volto del telegiornale. Un maestro, Silvio Laudisio, sicuramente non avaro di consigli, sollecitazioni, indirizzi. Il nostro incontro nel 1979, da poco avevamo intrapreso gli studi superiori in quel di Santa Maria; la comune passione per il giornalismo fece in modo che il nostro rapporto si solidificasse, trasformandosi in un legame indelebile. Da allievo, prediletto, lo abbiamo seguito fino al termine della sua vita terrena, facendo tesoro delle sue parole, dei suoi consigli. Una della maggiori caratteristiche del Professore, era, senza dubbio, quella di omaggiare la lingua napoletana, prendendo lo spunto da celebri pensieri di poeti e scrittori dell’antica Roma, e percorrendo una strada, probabilmente, non toccata da nessuno, riportando in vernacolo divagazioni e riflessioni di grande attualità.

Giornalista, dicevamo di Silvio Laudisio, ma anche autore di numerosi saggi e pubblicazioni:“Ora te la dico io la scuola superiore!” e il “Grande Chef“, ed ancora “Che gran peccato che non sei Napoletano!”.

La pazienza nel lavoro di scrittura, per Silvio Laudisio, rappresentava un cesello, che talvolta lo obbligava a servirsi di espressioni particolarmente “colorite”, proprie del vernacolo napoletano, raccontando in chiave satirica celebri aforismi e adagi latini, con testo a fronte italiano. Nei suoi scritti, spesso, trovavano posto le stridenti antinomie tra il Sud e il Nord dell’Italia: al sole splendente di Napoli faceva da contraltare la nebbia virgiliana della Padania; l’appello a San Gennaro per far rivincere lo scudetto al Napoli e non alle squadre del Nord.

Ai familiari tutti il nostro affetto e la partecipazione emotiva in questo momento di dolore, in particolare alla moglie, signora Marisa, ai figli Gustavo e Marco, alle amate sorelle Consiglia e Pierangela, ai parenti tutti. I funerali saranno celebrati domani nel rispetto delle normative anti covid.”