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Politica e clan, il libro mastro del pentito Zagaria nelle mani dei Ris

 

CAPUA. E’ stato analizzato dai Ris il libro mastro redatto dall’attuale collaboratore di giustizia Francesco Zagaria detto “Ciccio ‘e Brezza”.

L’imprenditore ed ex referente capuano dei Casalesi ha fatto ritrovare il prezioso documento dopo la scelta di passare dalla parte dello Stato ma la circostanza è emersa solo nell’ultima udienza del processo sulle infiltrazioni del clan nella politica capuana.

Secondo gli accertamenti scientifici il libro mastro sarebbe stato vergato da Zagaria tra il 2017 e il 2018. Una stima precisa che però ovviamente dovrà essere assemblata insieme alle dichiarazioni del pentito che dovrà fornire indicazioni precise su quanto scritto.

In una udienza dello scorso gennaio Zagaria raccontò di aver cominciato ad intrattenere rapporti con i politici capuani fin dal 2006 quando un suo amico lo mise in contatto con Ricci. L’imprenditore si era già trasferito da tempo a Capua (“Era una questione di principio prendere gli appalti lì”), ma essendo originario di Casapesenna continuava a millantare la parentela col boss Michele Zagaria.

 

Proprio dopo la cattura dell’ex primula rossa “Ciccio ‘e Brezza” cominciò ad avere un ruolo sempre più centrale nelle vicende del clan. E poi i voti, i lavori, i rapporti personali. Molto, se non tutto, messo nero su bianco in quel manoscritto che potrebbe essere la chiave di volta per chiarire la zona grigia tra politica e camorra.