San Felice a Cancello. Dobbiamo tornare sui Riesami della settimana scorsa, relativamente alla gang della droga arrestata lo scorso 21 luglio.
Tra coloro che hanno rinunciato c’è anche il personaggio principale, Alessio Biondillo, uccel di bosco da quella mattina, latitante da quasi tre settimane.
Che sia questo un segnale che lo porterà da qui a poco a costituirsi presso un carcere del territorio italiano, è una lettura che ci sta e forse sarebbe anche ora…
Ricordiamo che per gli inquirenti il 44enne di via Ponte Trave è il capo promotore di questa organizzazione che vedeva come collaboratori più fidati Luca Affinita dei Ponti Rossi, di fatto il suo vice, Andrea Di Caprio alias capa di bomba, autista e tuttofare, Patrizio Fruggiero il princeps expert del confezionamento e Salvatore Napolitano, meccanico, ma soprattutto custode dei quantitativi di nero e bianco.
Il resto della truppa erano dei pusher che di fatto acquistavano la droga dal Biondillo e la rivendevano al dettaglio: il ras Francesco Buono di Arpaia, Clemente Saccavino detto Messi di Forchia, Rino Gagliardi alias ‘o pizzaiuol, Mirko Piscitelli detto Kim di via Fosse, Clemente Pelaggi della frazione Capodiconca.
Alcuni di questi sono clienti storici, per esempio il Pelaggi che sarà arrestato nel dicembre 2019 e anche lo stesso pizzaiolo di via Falda, pluripregiudicato.
Per Nicola Salvatore di Arienzo l’ordinanza è stata annullata ed è libero, anche di lui ne abbiamo ampiamente parlato, mentre per Mirkone Piscitelli è caduta l’associazione.
Oltre ai suddetti c’erano anche altri clienti che la rivendevano al dettaglio e che non sono stati incastrati perché manca la prova dello spaccio nel raggio di azione delle intercettazioni che vanno da giugno a novembre 2019.