San Felice a Cancello. Davvero incredibile quello che combinava Salvatore Napolitano, il meccanico 44enne, patron della nota officina con servizio carro attrezzi.
Fungeva anche da vedetta, avvertendo i sodali dei controlli dei carabinieri.
Bisogna fare un appunto sulla vicenda personale, Napolitano se l’aspettava di essere arrestato, infatti si parla di lui molto chiaramente in quel fascicolo venuto fuori lo scorso anno e che entrò in possesso di tanti di questi “addetti ai lavori”.
L’ultimo anno insomma lo ha trascorso con la consapevolezza che una mattina sarebbero arrivati a prelevarlo per portarlo nelle patrie galere.
Veniva pagato per conservare la droga, secondo i nostri calcoli gli arrivavano tra i 2000 e 2500 al mese.
Salvatore fungeva anche da vedetta anche per la vicinanza con la casa del vice Biondillo, il cugino Luca Affinita, abitazione che era una sorta di quartiere generale della gang.
Il 19 ottobre 2019 di sera veniva predisposto da parte dei carabinieri un servizio di osservazione in auto civetta presso la solita casa dell’Affinita.
L’osservazione cominciava dalla via Napoli. Ma contemporaneamente i militari scorgono una Fiat Punto che si fermava davanti ad uno degli ingressi della stradina che portava all’abitazione di Affinita. L’uomo all’interno scrutava verso i carabinieri, poi si allontanava velocemente fermandosi a poche centinaia di metri.
Dopo 5/6 minuti sopraggiungeva dalla direzione di San Felice una Fiat Panda intestata a Salvatore Napolitano che arrivava nei pressi del tabacchino dove si trovava l’auto civetta dei carabinieri, effettuava una manovra e ripartiva di nuovo nella stessa direzione.
I militari a quel punto si allontanavano e notavano che questa Panda del soccorso stradale svoltava nella traversa del deposito dei fratelli meccanici.
A quel punto si controllavano le utenze telefoniche e si apprendeva che erano giunti alcuni messaggi inviati all’utenza del solito Andrea Di Caprio e a quella di Affinita.
Nel primo messaggio il Di Caprio avvertiva che ELE (si riferisce alla targa della macchina dell’Arma) TI VUOLE.
Poi ne seguiva un altro nel quale c’era scritto ELEONORA TI GUARDA dopo un po’ Luca rispondeva scrivendo GIA’ VST.
Per i carabinieri quindi Napolitano era stato decisivo ad avvertire i due compari, il meccanico aveva un po’ il ruolo che rivestivano i ragazzini di Scampia che facevano le vedette per i signori della droga e dall’alto delle loro postazioni gridavano: TUTT A POST...