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Tensione in carcere, trasferiti 30 detenuti: problemi per le famiglie

Santa Maria Capua Vetere. “In qualità di garante dei detenuti per la provincia di Caserta insieme al garante regionale Samuele Ciambriello, al cittadino di Napoli Pietro Ioia e Carlo Mele, provinciale di Avellino, chiediamo il reintegro dei detenuti tradotti fuori regione in quella di appartenenza, non nell’istituto di Santa Maria Capua Vetere”.

 

È quanto afferma, in una nota, il garante dei detenuti della provincia di Caserta Emanuela Belcuore, che interviene sul trasferimento di una trentina di detenuti dal carcere di Santa Maria Capua Vetere ad altri istituti campani e di diverse regioni deciso dal Dap d’intesa con la Procura di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta di detenuti vittime dei pestaggi avvenuti nel carcere casertano il 6 aprile 2020, trasferiti in carceri lontani dal comune di residenza, con gravi disagi per i familiari.

 

La Belcuore, spiega infatti che le ragioni della richiesta di reintegro “sono da ricercare nella maggior facilitazione per i familiari che spesso versano in condizioni indigenti di effettuare colloqui, e perché dopo un anno che sono stati a contatto con i propri aguzzini, è paradossale spostarli ora che i colloqui si sono riaperti post pandemia”.